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Sono tanti i bambini che sono affetti da vitiligine, uno dei disturbi della pelle più comuni al giorno d’oggi. Ecco perciò qualche consiglio molto utile ai genitori sulla cura della vitiligine nei bambini.
Vitiligine: cos’è
La vitiligine è una delle malattie della pelle che possono manifestarsi soprattutto nei bambini. La sua caratteristica è quella di mostrarsi con delle chiazze bianche sulla pelle del viso e anche su altre zone del corpo. Tali macchie si formano in quanto i melanociti, ovvero delle cellule della pelle, non sono capaci di produrre melanina in alcune aree corporee. Dunque, mancando il pigmento colorante, la pelle tende a rimanere bianca e molto delicata in tali zone. Non si presentano né dolori né altro tipo di fastidi: il disagio maggiore che può provocare la vitiligine è quello estetico, ma anche la fotosensibilità. Infatti i bambini che sono affetti da vitiligine hanno bisogno di usare sempre protezioni solari in quanto potrebbero andare incontro più facilmente a eritemi e scottature. La prima macchia può palesarsi pur essendo molto piccola, anche se col passare del tempo tende ad ingrandirsi sempre di più. Queste macchie possono arrivare a fondersi e creare così una zona molto più ampia dal colore bianco.
Vitiligine nei bambini: come si cura
La prima cosa è affidarsi a un dermatologo che sarà in grado di valutare la condizione della pelle e soprattutto quali siano stati i fattori che possano aver contribuito alla manifestazione di tale condizione. Parlando di cure e rimedi è bene precisare che nella maggior parte dei casi si tende ad agire andando a ripristinare la produzione di melanina. Tra le soluzioni principali vi sono delle creme che contengono corticosteroidi, utili soprattutto nella prima fase della malattia. Anche se è bene precisare che ci sono dei pediatri che consigliano molto dei trattamenti che prevedano l’esposizione della pelle ai raggi UVA e UVB. In tal modo si vanno a stimolare direttamente i melanociti. Da non dimenticare anche altri prodotti a uso topico come le creme contenenti piperina o papaya: entrambe hanno un’azione benefica che stimola la sintesi di melanina. Stando però a degli studi svolti negli scorsi anni, l’estratto naturale di ginkgo biloba ha un’azione ottima contro la depigmentazione. Stesso dicasi per l’iperico che, usato in forma di tintura alcolica direttamente sulla pelle, riesce a evitare che le macchie bianche possano diventare particolarmente diffuse.
Vitiligine nei bambini: trattamento farmacologico
Ci sono situazioni cliniche in cui per i bambini è importante iniziare una terapia farmacologica per la vitiligine. Lo scopo è di garantire una pigmentazione normale della pelle. Negli studi svolti tra il 1994 e il 2016 è apparso evidente come il farmaco migliore in tal senso sia il tacrolimus in forma di unguento. Questo può essere usato sia da solo che in associazione con dei corticosteroidi. Molto interessanti anche i risultati di altri due principi attivi, ovvero pimecrolimus e calcipotriolo. Il trattamento con questi prodotti va comunque commisurato al paziente e alla sua situazione: si va dai 15 giorni fino ai sei mesi. E la posologia è di una doppia somministrazione quotidiana, talvolta anche associata a una buona esposizione solare o a terapie laser apposite. I risultati ottenuti con tali farmaci sono stati decisamente interessanti, ecco perché si tratta di soluzioni terapeutiche molto consigliate dai pediatri e dai dermatologi. Non vi è una grossa esposizione a effetti collaterali di una certa rilevanza e ciò rappresenta una soluzione effettiva per la vitiligine nei bambini.