L’alfa-feto proteina (AFP) è una proteina prodotta dal fegato del feto e da quello che viene chiamato comunemente sacco vitellino, cioè quella parte dell’embrione molto simile al tuorlo delle uova degli uccelli. La concentrazione dell’AFP di solito è molto elevata al momento del parto e poi cala molto velocemente. Nei bambini sani e nelle donne (non in attesa di un bambino), l’AFP di norma è presente soltanto in piccolissime quantità.
Nel corso dello sviluppo del bambino i livelli dell’AFP nel sangue fetale e nel liquido amniotico crescono progressivamente fino alla dodicesima settimana circa e poi calano gradatamente fino al momento del parto. Parte dell’AFP proteina attraversa la placenta e arriva nel sangue materno.
L’esame dell’AFP viene praticato come screening dei difetti del tubo neurale che causano patologie come la spina bifida e può essere eseguito insieme ad altri test, oppure singolarmente. Di norma è praticato soprattutto se gli esami del primo trimestre indicano che c’è il rischio di anomalie cromosomiche come la sindrome di Downo la sindrome di Edwards.
Negli adulti i valori normali di AFP sono inferiori a 6.0 ng/ml. Nella donna incinta invece i valori di AFP raggiungono il picco di circa 3 mg/mL tra la decima e la tredicesima settimana di gestazione. Poi i livelli scendono a partire dalla quattordicesima fino alla trentaduesima settimana, alla fine della quale arrivano ad essere circa 0,2 mg/mL.