Tra i vaccini obbligatori per i bambini c'è proprio quello contro il morbillo. Capiamo insieme cos'è e quando sottoporci.
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Le terribili macchie rosse sulla pelle connesse a prurito di cui molti sono stati vittima nell’infanzia ed alcuni in fase adulta, ad oggi possono essere evitate grazie all’invenzione di un vaccino capace di contrastare virus quali appunto il morbillo. Trattasi di una soluzione che iniettata sotto la cute o intramuscolare rende capace l’organismo di combattere il virus al punto da rendere il soggetto immune. Il vaccino è obbligatorio nei bambini che si accingono a frequentare le scuole, ma facoltativo negli adulti. La funzione del vaccino è evitare che il soggetto sia contagioso.
Il morbillo è una malattia che si manifesta nella maggioranza dei casi in età infantile, di carattere infettivo la stessa si accompagna ad irritazione dell’epidermide con la presenza di macchie rosse sulla cute e stati febbrili.
Il contagio avviene per lo più a seguito di contatto o per aver respirato in un’ambiente infetto.
Il morbillo può causare febbre, prurito, disidratazione, spossatezza. In un soggetto sano, questi, possono comportare fastidi ed implicare quasi due settimane di riposo come tempo di ripresa. Altresì nei soggetti con un sistema immunitario compromesso gli stessi effetti collaterali possono risultare in alcuni casi mortali generando complicanze respiratorie, cardiache e legate al sistema cerebrale- nervoso. Il maggior rischio, seppure raro, è la “panencefalite sclerosante subacuta” ossia un arresto della struttura nervosa cerebrale e la mortalità da infezione severa, che è pari a 1 decesso ogni 1000-3000 bambini.
Il vaccino per contrastare l’infezione del morbillo è conosciuto nel settore medico con la sigla “MPR”. La soluzione è capace di contrastare non solo il virus del morbillo, ma anche la parotite e la rosalia. Trattasi di un vaccino facente parte della famiglia dei “vivi attenuati” a carattere trivalente.
Il vaccino può essere eseguito in modo gratuito per quanto concerne i bambini presso le strutture ASL e ospedali. Gli adulti potranno essere vaccinati presso il proprio medico curante o strutture ospedaliere. Prima di sottoporsi allo stesso bisogna verificare se non si abbia già contratta in passato la malattia.
In termini percentuali l’efficacia del vaccino contro il morbillo, se eseguita correttamente la somministrazione, è pari al 97%. Vaccinarsi non presenta rilevanti effetti collaterali, sono stati resi noti episodi febbrili o di gonfiore nell’area di somministrazione del farmaco, ma informe lievi e passeggere.
Il vaccino per contrastare l’avvento del morbillo viene somministrato in soluzione liquida attraverso siringa intracute o intramuscolare. Affinché lo stesso possa proteggere il soggetto dall’infezione è necessario che il paziente si sottoponga a 2 iniezioni. Nel caso dei bambini il vaccino può essere eseguito al compimento dei 13 mesi di vita, e va ripetuto al fine di conservare la sua efficacia intorno al raggiungimento dei 5/ 6 anni. Nel caso si tratti di adulti non vi è una soglia di età specifica, tuttavia tra la prima dose e la seconda deve intercorrere una linea temporale all’incirca di un mese.
Non possono sottoporsi al vaccino contro il morbillo tutti i soggetti che presentano deficienze immunitarie o che stanno affrontando una terapia con immunosoppressivi. Lo stesso vale per tutti coloro che al momento della vaccinazione risultano essere affetti da stati febbrili. Si sconsiglia la vaccinazione alle donne in gravidanza, lo scopo è evitare che durante la gestazione si possa essere contaminate dal virus in quanto gli effetti collaterali come febbre e gonfiore dell’epidermide potrebbero aggravarsi e compromettere la salute della gestante e del feto.