La vaccinazione contro l'Epatite B può essere fatta fin da bambini per prevenire l'insorgere di malattie e complicazioni future.
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L’epatite B è un virus che attacca il fegato e può causare gravi malattie e danni permanenti (cirrosi). É anche la principale causa di cancro a questo organo vitale del corpo umano. La vaccinazione contro l’Epatite B è dunque un ottimo modo per prevenire questi inconvenienti, ed è possibile farla sia da bambini che da adulti: ma a che età farla?
Il vaccino contro l’epatite B fornisce l’immunità per almeno 10 anni e probabilmente per tutta la vita quando si completa la serie completa.
Il vaccino contro l’epatite B viene somministrato per proteggere le persone dall’infezione. In risposta, il corpo sviluppa anticorpi contro il virus dell’epatite B (HBV) noto come immunità attiva. In genere la vaccinazione viene effettuata in più fasi (2, 3 o 4) con un’iniezione nella parte superiore del braccio o della gamba ed è in grado di fornire un’immunità duratura.
Tutti i bambini hanno bisogno di tre dosi e il tempo tra la prima e la seconda dovrebbe essere di almeno 1 mese. Per quanto riguarda invece il periodo che intercorre tra la seconda e la terza dose è stimato in circa 2 mesi. I bambini nati prematuramente potrebbero tuttavia aver bisogno di una quarta dose. Inoltre è importante sottolineare che se la serie di vaccinazioni contro l’epatite B viene interrotta e la distanza tra le dosi è più lunga di quanto raccomandato, non è necessario ricominciarla o aggiungerne altre, quindi è possibile comunque completarla ripartendo da dove è stata interrotta.
Il vaccino per contrastare l’insorgere dell’epatite B è disponibile in una serie di due dosi per adolescenti di età compresa tra 11 e 15 anni. Il tempo tra il primo e il secondo dovrebbe essere di almeno 4 mesi. I bambini sani che pesano almeno 2kg ricevono la prima dose del vaccino contro l’epatite B a 2 mesi oppure alla nascita o ancora prima di andare a casa entro 12 ore dalla nascita stessa se la madre ha l’epatite B.
Chi non è stato vaccinato in età adolescenziale può sempre farlo anche se è adulto. Infatti, chiunque abbia 18 anni o meno e non ha precedentemente ricevuto le dosi, può sottoporsi a questa profilassi preventiva specie se intende immunizzarsi a seguito di un programma di un viaggio per svago o lavoro in una zona del mondo dove il rischio di contrarre l’infezione è piuttosto concreto come ad esempio in Cina, nel Sud-est asiatico, in Africa e in altre aree.
Anche operatori sanitari e di pubblica sicurezza potrebbero tuttavia essere esposti a questa infezione, così come il personale di alcune istituzioni o ambienti residenziali in cui c’è una conclamata presenza del virus. Infine i soggetti che hanno condizioni di salute che li mettono ad alto rischio di esposizione o di infezione grave, devono anch’essi ricevere le dosi se non hanno provveduto in precedenza o non gli sono state somministrate da piccoli.