Vaccino anti-Covid in gravidanza: le indicazioni dell'OMS e dell'Istituto Superiore di Sanità su questo tema.
L’11 gennaio 2020 è stata pubblicata la sequenza genetica del virus SARS-CoV-2. Da allora, scienziati, industrie e altre organizzazioni in tutto il mondo hanno collaborato per sviluppare il prima possibile vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19. Il tanto atteso vaccino è finalmente in circolazione e, in mancanza di dati certi, le donne incinte hanno molti dubbi. Vaccino anti-Covid in gravidanza, sì o no? Scopriamolo insieme.
La preoccupazione di sottoporsi al vaccino anti-Covid in gravidanza e allattamento, in assenza di dati di sicurezza, è oggetto di dibattito a livello internazionale. Le indicazioni dei diversi Paesi prevedono l’offerta vaccinale per queste donne in seguito a una valutazione individuale dei rischi. Qualche giorno fa, l’Italian Obstetric Surveillance System dell’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato a tal proposito un documento. Questo documento è stato condiviso e sottoscritto dalle principali società scientifiche del settore e riguarda le indicazioni emerse su questo tema.
Le indicazioni ad interim italiane relative al vaccino Pfizer-BioNtech mRNA e il vaccino Moderna in gravidanza e allattamento riguardano:
L’OMS conferma la sicurezza e l’efficacia del vaccino e l’indisponibilità di evidenze per le donne in gravidanza e allattamento. Allo stesso tempo, raccomanda di non utilizzare il vaccino in gravidanza, salvo nei casi in cui i potenziali benefici superino i rischi.
Nonostante l’indisponibilità di prove di efficacia e sicurezza del vaccino durante l’allattamento, a fronte dei suoi noti vantaggi di salute per madri e neonati, il documento riporta come sia biologicamente e clinicamente improbabile che il vaccino rappresenti un rischio per i neonati allattati.
Di seguito le indicazioni ad interim: