L'utero cambia mese per mese durante la gravidanza. Scopri quali sono le sue misure iniziali e quelle prima del parto. Incredibile!
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L’utero in gravidanza è un organo importantissimo perché ha il compito di accogliere l’embrione, che si sviluppa nel corso dei nove mesi fino al giorno del parto, ecco come cambia l’utero in gravidanza mese per mese. L’utero è un organo cavo, che ha indicativamente la forma di una pera e riceve in alto lo sbocco delle tube di Falloppio ed in basso si apre nella cavità vaginale. È situato nella parte mediana del corpo e normalmente si trova in posizione di antiverso-flessione e tende cioè ad appoggiarsi alla vescica. Ma nel 20-25% delle donne è retroverso e cioè piegato all’indietro, appoggiato leggermente sull’intestino.
L’utero è anche chiamato l’organo della gestazione perché accoglie l’uovo fecondato e consente il suo sviluppo fino al momento del parto. Anche nella parte finale della gravidanza l’utero è importante, l’espulsione è infatti possibile grazie alle contrazioni che si verificano sulla sua muscolatura, che nel corso dei nove mesi si è sviluppata. Nelle donne che non hanno avuto figli l’utero ha una lunghezza di 6-7 cm, una larghezza di 3,5-4 cm e uno spessore di 2,5 cm, il peso è di 40-50 g. Cifre che si modificano notevolmente nelle donne che hanno invece avuto figli, per le quali acquisisce peso e dimensioni maggiori.
L’utero in gravidanza è l’organo che più di tutti subisce delle profonde trasformazioni. Se inizialmente è lungo 7-8 centimetri, al termine della gravidanza raggiunge dimensioni 500-1000 volte superiori a quelle iniziali, arrivando anche a 35 centimetri di lunghezza. In condizioni normali pesa dai 50 agli 80 grammi, ma con la gravidanza arriva a 1-1,5 chili. L’aumento di peso dell’utero in gravidanza è dovuto a ritenzione idrica dei tessuti, aumento della grandezza dei vasi sanguigni e linfatici e formazione di nuovi fasci di fibre.
Non solo, l’utero oltre al feto che cresce, ospita anche la placenta ed gli annessi ovulari, le strutture dell’uovo che non fanno parte del corpo fetale. Ma l’utero in gravidanza riesce a supportare tutto questo peso? Certo che sì, e ci lo può sostenere grazie alle robuste connessioni connettivali alle quali è fissato. Dopo 5 giorni dalla fecondazione l’embrione arriva nell’utero, e se avviene la fecondazione, il corpo luteo produce degli ormoni che modificano le pareti dell’endometrio, la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero, così da rendere l’utero adatto ad accogliere l’embrione. Se la fecondazione non è avvenuta, l’ovulo non viene riconosciuto dall’endometrio e viene espulso tramite sangue mestruale.
Le dimensioni dell’utero, non appena è avvenuta la fecondazione, iniziano immediatamente ad aumentare, come abbiamo visto sopra. La crescita dell’utero è possibile grazie all’aumento del flusso sanguigno ad esso destinato. Il flusso sanguigno destinato all’utero passa infatti da un 2% al 25%. Per flusso sanguigno si intende la quantità complessiva di sangue che normalmente pompa il cuore. Per capire meglio come cambia l’utero nel corso di una gravidanza, aiutiamoci immaginando della frutta.
Se all‘inizio della gravidanza l’utero ha la forma di una pera vuota, alla 10a settimana avrà le dimensioni di un’arancia, alla 12a di un grosso pompelmo, alla 14a di un piccolo melone e così fino a quando non raggiungerà 35 cm di lunghezza per un chilo di peso. Il ginecologo, toccando delicatamente l’addome della donna, riesce a valutare le dimensioni dell’utero. Tra la 22a e la 25a settimana di gestazione, l’utero in gravidanza avrà superato l’ombelico. La crescita dell’utero, provoca numerosi cambiamenti agli organi interni della donna: la gabbia toracica si alza di circa 5 centimetri e le coste più basse cominciano ad allargarsi lateralmente. Lo stomaco e gli altri organi dell’apparato digerente sono più compressi, il progesterone in contemporanea continua a rilassare i muscoli dell’intestino.
Alla 30a settimana l’intestino e lo stomaco vengono compressi ancora verso l’alto per far posto all’utero ed al bambino, in quanto non trovano più spazio ai lati dell’utero e la vescica non riesce più a tenere quantità sostanziose di urina. Alla 35a settimana l’altezza dell’utero è di 35 centimetri, l’utero ha disteso così tanto l’addome che spesso l’ombelico diventa sporgente e fuoriesce.
In gravidanza l’utero risulta soffice al tatto, questo perché le ghiandole del canale uterino secernono una quantità maggiore di muco che serve per creare l’importantissimo tappo mucoso, il quale ha il compito di isolare e nello stesso tempo proteggere, la cavità uterina, dove il feto si svilupperà nel corso dei nove mesi di gestazione.
Il tappo mucoso è una vera e propria barriera fisica-chimica e immunologica per l’ingresso di eventuali batteri nell’utero e nel sacco amniotico. Quando il collo dell’utero inizia a in vista del parto e della fine della gravidanza, il tappo viene espulso e di lì a poco, dipende da donna a donna, inizierà il travaglio che porterà poi al parto.
L’utero è quindi un organo vitale per lo sviluppo, la crescita e la protezione del feto. E’ un organo molto elastico, una sorta di culla che coccolerà il bambino durante i nove mesi di gestazione e che ritornerà, più o meno, nella sua forma iniziale, pronto per ricominciare a svolgere nuovamente il suo compito, in caso di una seconda gravidanza.