“È un maschio!” il dottore annuncia allegramente. Tra le lacrime, il marito e la moglie si scambiano un bacio, ridendo e gioiendo, assistendo alla nascita del loro bambino.
Dopo una rapida valutazione dell’infermiera, il neonato è rapidamente avvolto in coperte calde e collocato nelle braccia della madre. Lei lo bacia sulla fronte e poi, lo adagia sul suo seno.
È un momento di nascita perfetta con un’unica eccezione: si svolge in sala operatoria.
Anche se numerosi studi medici hanno evidenziato i benefici degli aspetti naturali del parto, come immediato contatto pelle-a-pelle e inizio precoce dell’allattamento al seno, ci sono importanti novità che riguardano il parto cesareo.
C’è una spinta verso un diverso tipo di taglio cesareo, soprannominato cesareo “naturale” o “dolce“.
In sostanza, un delicato taglio cesareo permette ai genitori di incorporare alcuni degli aspetti più naturali del parto che sono importanti per loro come: l’essere in grado di testimoniare il parto; tenere il bambino fin da subito; allattamento immediato al seno e mantenimento della mamma e del bambino insieme per quanto possibile.
Il Dr. Jeff Livingston, ha recentemente completato il suo primo taglio cesareo “delicato” con una paziente e l’ha descritto dicendo che: “Il taglio cesareo delicato è in realtà veramente pulito“, e prosegue: “Si richiede solo una coordinazione di cura con infermiere, anestesista e team di pediatria”. “Siamo stati in grado di dare alla mamma l’esperienza che voleva senza compromettere il risultato. Lei era in grado di allattare al seno mentre finivamo di chiudere il parto,” il Dr. Livingston racconta.
Un’infermiera manifesta come testimone visiva tutto il suo entusiasmo a riguardo della sua diretta esperienza con il taglio cesareo “delicato” e lo indica come soluzione costruttiva e impagabile per i futuri genitori e i loro bambini.
Allora perchè non effettuano tutti il taglio cesareo cosiddetto “dolce?” La risposta è che, come con qualsiasi intervento chirurgico, a volte ci sono complicazioni. Una madre può richiedere un’anestesia generale anziché una regionale, come l’epidurale, che significherebbe che dovrebbe essere completamente sedata per tutta la durata dell’intervento; oppure potrebbe sorgere una complicazione dopo l’intervento chirurgico alla madre o al bambino.
Il Dr. Livingston asserisce che: “La migliore soluzione per i pazienti è sempre parlare a lungo con il proprio medico e decidere insieme il cammino da affrontare“.
L’uso di questo sito e le informazioni ivi contenute non creano un rapporto medico-paziente. Cercare sempre la consulenza diretta del medico, in relazione a eventuali domande o problemi che si possono avere, per quanto riguarda la propria salute o quella degli altri.