I risultati della nuova ricerca su tumore al seno e semi-digiuno: i risultati e le dichiarazioni degli esperti.
La dieta, o meglio, il semi-digiuno potrebbe avere un ruolo chiave nel trattamento del tumore al seno. È quanto è emerso da uno ricerca coordinato da IFOM Milano e dal Policlinico Universitario San Martino di Genova. Con il sostegno di AIRC, lo studio è stato da poco pubblicato sulla rivista Nature. Tumore al seno e semi-digiuno: quali sono i risultati della ricerca?
La rivista Nature ha da poco pubblicato la ricerca su tumore al seno e semi-digiuno. Condotti su 36 pazienti, i due studi clinici sono stati condotti all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e all’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Filippo De Braud e Claudio Vernieri hanno raccolto i dati. Essi riportano che cicli di dieta protratti per una media di circa sei mesi riducono alcuni fattori di crescita che possono influenzare la crescita tumorale. I dati sono però preliminari e devono essere confermati successivamente. Inoltre, sia i cicli di dieta, sia le settimane di intervallo prevedono protocolli precisi e devono avvenire sotto stretto controllo medico. Non è perciò consentito un approccio “fai da te” che aumenterebbe il rischio di malnutrizione, una condizione che può minare l’esito delle terapie.
“La dieta che abbiamo sperimentato, valutandone gli effetti clinici per la prima volta in donne con tumore della mammella anche metastatico in terapia ormonale, è un regime alimentare vegano ipocalorico che induce nel corpo gli effetti metabolici del digiunare, e per questo è stata chiamata mima-digiuno” – spiega Alessio Nencioni, del Dipartimento di Medicina Interna del Policlinico San Martino di Genova. Alessio Nencioni è il coordinatore dello studio assieme a Valter Longo dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano.
“Nei topi, la dieta mima digiuno non solo ha rallentato la crescita tumorale, ma ha fatto regredire i tumori anche dopo l’acquisizione di resistenza alle terapie farmacologiche standard”, aggiunge Valter Longo, che da 15 anni studia l’effetto del digiuno contro i tumori.
“Le pazienti con tumore della mammella in terapia ormonale hanno seguito i cicli di questa dieta per una media di circa 6 mesi, senza mostrare effetti collaterali consistenti, ma soltanto fastidi lievi e transitori come mal di testa e debolezza”, continua Nencioni. E ancora, “le modifiche metaboliche indotte dalla dieta mima-digiuno sono associate a effetti antitumorali positivi, che peraltro vengono mantenuti a lungo nel tempo”.
“Ciò significa che questo regime di restrizione dietetica potrebbe essere un’arma in più per combattere il tumore della mammella nelle donne in terapia ormonale, senza il rischio di effetti collaterali seri. Abbiamo infatti osservato che il protocollo non compromette lo stato nutrizionale delle pazienti, se fra un ciclo di dieta e l’altro si prescrive un’alimentazione adeguata per evitare malnutrizione e perdita di peso”, conclude Nencioni.