“Abbiamo iniziato di recente a mandare in castigo la nostra bambini di due anni e mezzo, ma mio marito lo fa per qualsiasi cosa, dal picchiare al rifiutarsi di ritirare un giocattolo! Dovremo lasciar perdere qualcosa?”
Forse vostro marito ha bisogno di un po’ di tempo nell’angolo, sapete per calmarsi un po’ riguardo la faccenda delle punizioni. Vostra figlia ha due anni, i “terribili due”, e nessuna quantità di castighi farà in modo che un essere umano che è sulla faccia della terra da solo 30 mesi si comporti perfettamente. Ciò non significa che le punizioni non servano. La regola è un minuto di castigo per ogni anno di età. Ma siate giudiziosi: usatelo solamente per offese gravi e solo come ultima spiaggia, altrimenti il comportamento di vostra figlia non cambierà. Mandare la vostra bambina in un angolo per aver gettato sbadatamente un orsacchiotto a terra vi farà ottenere solo qualche minuto di lacrime seguito da un’altra sbadataggine garantita. Un’altra opzione per piccole infrazioni? Ricompensare il buon comportamento è un inizio: se raccogli l’orsacchiotto ricevi un abbraccio. Darle tre possibilità di fare quello che le avete detto è un’altra buona opzione. Le offre la possibilità di pensare alle sue azioni e riflettere sulle conseguenze. Poi c’è la vecchia tattica di ignorare, quella che lascia il bambino di due anni essere semplicemente un bambino di due anni. A quell’età buttano le cose per terra e fanno confusione. E diventano un po’ vivaci a volte. Ma è un comportamento normale e non va punito.