Tre trucchi per imparare le tabelline

1. La musica è una delle attività didattiche più coinvolgenti e divertenti. Perché non sfruttare, allora, il potere del ritmo per imparare le famigerate tabelline? Questa l’idea di base del metodo musical-matematico messo a punto dagli autori che ogni genitore può proporre a suo figlio per dargli una mano con le tabelline. Ogni tabellina (dall’1 al 10) è abbinata a una canzone (naturalmente in rima) per farla memorizzare più facilmente (e senza noia) al bambino. Così, l’apprendimento si può trasformare in un gioco, una sfida canora in famiglia o tra compagni di scuola. Su youtube trovi le canzoni animate delle tabelline prodotte dalla casa editrice.
2. Mettete in mano un tablet o uno smartphone a un ‘nativo digitale’ e andrà in brodo di giuggiole: in questo caso però c’è il trucco. Cinque-dieci minuti al giorno di allenamento con le tabelline! Vale la pena provarle. Chi scrive ha apprezzato i risultati ottenuti dal figlio con questaApp semplicissima, che simula una specie di battaglia navale.
3. È possibile creare uno speciale puzzle associando numeri e colori: questo stratagemma ha un impatto visivo che poi aiuta a memorizzare. Forse è invece un po’ laborioso da preparare per il genitore se non ama mettere mano a forbici e carta.
Per prima cosa, è indispensabile creare una cartella (meglio usare cartoncino pesante) con una griglia a quadrettoni che riprenda la struttura della tavola pitagorica ma in versione incompleta. Il quadrato è composto da 100 caselle bianche ed è ‘circondato’ da una riga e una colonna, in orizzontale e verticale (a forma di L capovolta) con i numeri dall’uno al 10. Nell’incrocio tra i due ‘bracci’, si trova il simbolo matematico della moltiplicazione (x).

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