Tonsillite neonato, cosa fare

Le tonsille sono due piccoli organi di forma ovale presenti all’interno del cavo orale e precisamente nella parte posteriore, ai lati della cavità della gola, può capitare che si infiammino dando luogo ad una malattia nota come tonsillite che può essere di origine virale, ovvero provocata da un virus oppure di origine batterica, quando i responsabili dell’infezione sono dei batteri, come lo Streptococco del gruppo A e se non viene curata in modo adeguato può portare a delle complicazioni come la scarlattina, le affezioni dell’orecchio o la febbre reumatica.

Capire che un neonato è affetto da tonsillite non è sempre facile, tuttavia potreste notare dei sintomi di malessere molto evidenti, i più comuni sono:

  • febbre alta, oltre i 38,5 gradi che non migliora dopo le 48 ore;
  • affanno e difficoltà nel respirare;
  • pallore;
  • sonnolenza;
  • inappetenza e rifiuto del latte.

Qualora il vostro bimbo mostri questi segni, potreste sospettare che abbia una tonsillite, magari potete osservare voi stesse la gola, dato che tonsille sono visibili dall’esterno e controllare se appaiono arrossate, gonfie e se ci sono delle placche di pus. In ogni caso è necessario contattare il pediatra che visiterà il piccolo per stabilire se si tratta di un’infezione virale o batterica. Nel primo caso non sono necessarie terapie specifiche, solamente il paracetamolo per abbattere la febbre, se invece l’affezione è causata da batteri, il medico prescriverà degli antibiotici. Di solito la tonsillite batterica è molto rara nei bambini al di sotto dei 5 anni e la dose dei farmaci viene stabilita in base al peso del neonato.

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