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Terapie da seguire per ridurre infertilità maschile

Quando una coppia ha difficoltà nel concepire un figlio, di solito si pensa erroneamente che il problema riguardi solo la donna, in realtà vi sono molti casi di sterilità che dipendono da fattori maschili. Ecco quali sono le cause più comuni dell’infertilità dell’uomo:

  • cattiva qualità del liquido seminale, questa condizione può essere riscontrata tramite un esame specifico, lo spermiogramma e può essere provocata da disturbi ormonali o dall’eccessivo consumo di alcool, di droghe e di tabacco. I disturbi che riguardano lo sperma sono l’oligospermia, ovvero una bassa concentrazione di spermatozoi nell’eiaculato, in genere al di sotto dei 20 milioni, l’astenospermia, cioè una ridotta motilità degli spermatozoi i quali, essendo molto lenti nel loro viaggio verso l’ovulo, rischiano di morire prima di raggiungerlo, la teratospermia, ossia la presenza di troppi spermatozoi dalle forme anomale che non hanno potere fecondante e l’azoospermia, che consiste nell’assenza completa di spermatozoi nel liquido seminale e che determina una sterilità assoluta. A parte i casi di azoospermia, tutte le altre situazioni possono essere risolte adottando uno stile di vita più salutare, per esempio rinunciando a bere bevande alcooliche o a fumare, nel giro di tre mesi la qualità dello sperma potrebbe migliorare significativamente oppure si possono assumere dei farmaci o degli integratori che servono proprio a potenziare gli spermatozoi a base di L-arginina, di L-carnitina, di inositolo, di vitamina E, di zinco e di maca, che è una pianta che cresce in Perù. In alternativa, quando non si raggiungono risultati soddisfacenti con i farmaci, si può ricorrere alle tecniche di inseminazione artificiale;
  • variocele, si tratta di una patologia che comporta la presenza di vene varicose dilatate al di sopra dello scroto oppure su uno o su entrambi i testicoli. Il variocele causa un’aumento della temperatura testicolare che danneggia fortemente la spermatogenesi, cioè il processo di formazione degli spermatozoi, si può risolvere il problema mediante un intervento chirurgico oppure con altri trattamenti, in base al giudizio del medico;
  • ostruzione dei dotti eiaculatori, sono dei condotti che permettono il passaggio dello sperma dai testicoli al pene, per far sì che avvenga l’eiaculazione, in genere la loro ostruzione provoca l’azoospermia e gli uomini che ne soffrono possono sottoporsi ad un intervento chirurgico per riaprire del tutto i dotti e ripristinare la loro funzionalità;
  • eiaculazione retrogada, è un problema molto raro e si verifica quando il liquido eiaculato non fuoriesce dal pene, ma ritorna nella vescica, a causa del malfunzionamento di alcuni muscoli. Con una terapia farmacologica appropriata il disturbo potrebbe essere superato;
  • infezioni, tra le più terribili c’è l’orchite, ovverosia un’infiammazione dei testicoli che inibisce la produzione degli spermatozoi, in genere è provocata dalla parotite, la malattia esantematica nota comunemente con il nome di “orecchioni”. Anche un’infezione da Clamidia può danneggiare il funzionamento dei testicoli e la presenza di molti globuli bianchi nel liquido seminale può provocare un deterioramento degli spermatozoi. E’ doveroso seguire una terapia con antibiotici per debellare l’infezione e ripristinare la fertilità.
  • impotenza, anche se il liquido seminale è di buona qualità, se lui non riesce ad avere o a mantenere l’erezione può essere molto difficile portare a conclusione un rapporto sessuale e arrivare ad un concepimento. L’impotenza può essere causata da blocchi psicologici oppure dall’insorgenza di alcune patologie come il diabete. Oltre al noto farmaco denominato Viagra, anche integratori a base di maca, di centella asiatica e di ginkgo biloba, una pianta di origine cinese, hanno buona efficacia per risolvere il problema.

In presenza di questi disturbi è bene rivolgersi ad un andrologo, che saprà indicare la strada migliore per risanare la situazione e per vivere la gioia di diventare papà.

Scritto da Antonietta Zazzara
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