Durante la gravidanza, la frequenza cardiaca oltre 100 bpm è di solito considerata come la tachicardia. Il corpo di una donna incinta subisce diverse modifiche durante le 40 settimane di gravidanza. I cambiamenti ormonali, lo sviluppo della placenta, la crescente rete di nuovi vasi sanguigni, la crescita dell’utero e del feto danno luogo ad un ulteriore stress sul cuore. Gli aumenti dei battiti cardiaci sono sostanzialmente dovuti al fatto che il cuore deve fornire il sangue al corpo della donna e insieme al feto per la sua corretta crescita. Lo stress supplementare che il cuore di una donna incinta deve gestire porta come risultato un aumento della frequenza cardiaca. Il cuore deve lavorare di più. Così, la frequenza cardiaca di una donna incinta può aumentare anche di 10-20 battiti al minuto. A volte, la donna può sperimentare delle vere e proprie palpitazioni.Una tachicardia molto alta (sopra i 100 bpm) necessita di essere sottoposta all’attenzione di un medico. Se una donna incinta ha un ritmo cardiaco più veloce di quello normale oppure una frequenza cardiaca veloce rispetto alla frequenza cardiaca normale per l’età, si dice che ha la tachicardia. Questa condizione può essere classificata come sinusale (provenienti dal nodo del seno o pacemaker naturale del cuore) oppure non sinusale. La tachicardia sinusale è ulteriormente suddivisa in due tipi, appropriata e inappropriata. La tachicardia non sinusale è a sua volta ancora divisa in tachicardia sopraventricolare (proveniente dalle camere superiori del cuore) e tachicardia ventricolare (proveniente dalle camere inferiori del cuore).
Tachicardia in gravidanza, cause
Pubblicato il 01/07/2015 alle 11:30