Comincia anche ad essere in grado di pensare a cose che non sono presenti.
Lo sviluppo linguistico del bambino a 18 mesi non è ancora ben definito. A un anno e mezzo, la maggior parte dei bambini pronuncia chiaramente una dozzina di parole (o più). Oltre a “mamma” e “papà”, le parole preferite sono “ciao ciao”, “latte”, “biscotto”, “macchina”, “oh!” e “mio”. Molti bambini di 18 mesi possono anche collegare due parole insieme per formare frasi rudimentali – frasi senza verbi di collegamento o altre parole di collegamento. Può dire “Tutto finito”, “Voglio la palla” o “Io su”.
Il vostro bambino probabilmente fa ancora molti balbettii per imitare le conversazioni degli adulti che sente. Con sempre maggiore frequenza, però, sentirete parole chiare in mezzo alle chiacchiere. Se però il vostro bambino non riesce ancora a dire almeno due parole, assicuratevi di parlarne al suo pediatra alla prossima visita di controllo. Potrebbe voler testare il suo udito o far fare una valutazione da un logopedista.
Il tono incide molto e vostro figlio lo sta capendo rapidamente. Poiché il suo vocabolario è ancora limitato, usa una combinazione di parole semplici, l’inflessione e il linguaggio del corpo per farsi capire. Infatti, potreste essere sorpresi da quanto può dirvi con poche parole.
Molti bambini di 18 mesi iniziano anche a riferirsi a se stessi per nome. Ci vorranno alcuni mesi prima che vostro figlio possa usare pronomi (oltre all’onnipresente “mio”).
In questa fase, è meglio applaudire ciò che il vostro bambino può dire piuttosto che cercare di correggere gli “errori”. Per esempio, se il vostro bambino dice: “Vo cleke”, non correggete con: “No, di’ cracker”. Dite: “Ok! Ecco un cracker!”. Modellare l’uso corretto di una parola aiuta i bambini a imparare più velocemente che se li correggete apertamente. Inoltre, il fatto di non essere costantemente corretto aiuterà ad aumentare l’autostima di vostro figlio di 18 mesi e la sua voglia di imparare e provare nuove parole.
Ascoltate insieme CD di musica per bambini; è un ottimo modo per affinare le capacità di ascolto del vostro bambino e potreste essere sorpresi da quante parole capta dalle canzoni.
Il vostro bambino ha cominciato a capire che ogni giocattolo, ogni animale, ogni persona, ogni cosa, ha un nome. Inoltre, si affida a voi per le etichette. Indica costantemente le immagini nei libri e chiede: “Cos’è quello?”, oppure indica ripetutamente l’immagine finché non le date un nome. Comprende molte più parole di quelle che riesce a dire facilmente e archivia le informazioni per dopo.
Tra i 18 e i 24 mesi, i bambini cominciano ad essere in grado di pensare a cose che non sono presenti. Sa che le sue scarpe sono nel suo armadio e andrà a prenderle se glielo chiedete. Oppure si mette davanti alla dispensa e chiede un cracker, che sa essere lì anche se non lo vede. Se volete metterlo alla prova in quest’abilità, nascondete un giocattolo preferito sotto due o tre coperte. Non si sentirà demoralizzato quando rimuoverà il primo strato e il giocattolo non sarà visibile – continuerà a cercare. Infatti, si divertirà a cercare le cose che nascondete.