Secondo il Maternal Mental Health Alliance (MMHA), più di una donna su dieci sviluppa una malattia mentale durante la gravidanza o nell’anno successivo alla nascita di un figlio. Ma, mentre moltissimi hanno sentito parlare della cosiddetta “depressione post parto”, tanti restano inconsapevoli di tutte le altre difficoltà che una donna incinta e una giovane madre devono affrontare. Nel Regno Unito, circa 10.000 donne ogni anno sviluppano quello che viene chiamato “trauma da parto”, dopo un parto difficile. Si tratta di una condizione chiamata di “disordine e stress post traumatico” e può portare sintomi come flashback angoscianti, ansia, attacchi di panico e paura degli ospedali. Più di 200.000 donne nel solo Regno Unito hanno vissuto questa esperienza. “È importante che il problema sia conosciuto” spiega Sheila Lauchlan, psicoterapista “e che le persone siano accompagnate nell’affrontarlo. Le donne devono arrivare ad accettare ciò che è accaduto, attraversalo e poi andare avanti con le proprie vite”. Per contrastare queste dinamiche e offrire aiuto e supporto psicologico alle mamme, anche in Italia sono nati centri di ascolto e numeri verdi da contattare per essere aiutate ad affrontare il problema. Anzitutto si possono contattare i consultori familiari, radicati nel territorio e legati alle aziende sanitarie locali. Ci sono anche strutture come i centri Caritas; a Roma esiste anche la Casa della Mamma (tel. 06.442312100). Il Centro Italiano Femminile invece ha sede in diverse città: Asti, Genova, Padova, Firenze, Roma, L’Aquila, Pescara, Chieti, Avellino, Catania e Agrigento.