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Spesso accade che sulla pelle dei bambini molto piccoli si manifestino delle piccolissime bollicine di colore bianco che rendono la cute arrossata e ruvida. Si tratta della sudamina, in alcuni casi chiamata anche milaria, un problema scatenato dalla difficoltà della pelle a traspirare. Non si tratta di una patologia e neanche di un problema grave, ma di un fastidio che provoca nervosismo al piccolo che può grattarsi provocandosi piccole lesioni che gli portano bruciore. La sudamina nei bambini come si può riconoscerla?
Sudamina nei bambini: cos’è e come riconoscerla
La pelle dei bambini viene colpita dalla sudamina soprattutto in estate. Quando il caldo favorisce la sudorazione abbondante e non dà tregua né di giorno né di notte. In questo caso i dotti sudoripari si bloccano e il sudore resta fermo sottopelle, senza avere possibilità di evaporare, provocando quella tipica infiammazione. La sudamina, dunque, si presenta con segni distintivi chiari che vanno individuati e ben spiegati al pediatra che troverà dei rimedi semplici che in pochi giorni risolveranno il problema.
Si tratta di uno sfogo che preoccupa mamma e papà perché non riescono a capire se sia una reazione allergica ad un detergente o ad un alimento. Secondo la responsabile del reparto di Neonatologia e patologia neonatale presso il centro Humanitas San Pio X a Milano, la dottoressa Paolo Marangione, quando la pelle viene colpita dalla sudamina si presenta ruvida, arrossata come se fosse stata oggetto di strofinio ad un tessuto allergizzante e cosparsa da tante micro-bollicine che causano fastidio al piccolo. Questi sono i segni distintivi di questo fastidio che consentono alla mamma di capire il tipo di problema, trovando anche la giusta soluzione.
Dove si manifesta?
I punti più colpiti sono di solito il collo con la nuca, le ascelle e linguine, le pieghe delle braccia e delle gambe ma anche il viso. Basti pensare che i neonati trascorrono la maggior parte delle ore della giornata nel port-enfant o nella culletta, con una parte del visino appoggiato al cuscino.
È chiaro che il disturbo colpisce quelle aree del corpo più soggette alla sudorazione, punti che il piccolo difficilmente riesce ad indicare o asciugare in modo autonomo. La mamma si accorgerà che il piccolo ha fastidio perché si sentirà nervoso, avrà voglia di grattarsi e per questo sarà più lamentoso. Ricordiamo che quando un bambino molto piccolo ha caldo, non riesce a manifestare il disagio alla mamma, che lo vedrà agitato senza capire. Così il caldo si unisce al nervosismo di non potersi liberare dai vestitini, peggiorando la situazione.
A questo si aggiunge un ulteriore fattore. Le mamme coprono eccessivamente i neonati, pensando di non farli raffreddare anche quando le temperature sono molto alte. Un eccesso di attenzione dovuto solo alla preoccupazione di preservarlo da influenza o raffreddore, ma che può peggiorare lo stato delle cose.
Sudamina nei bambini: quali sono i rimedi
Fortunatamente la sudamina non è un problema grave e si risolve in poche mosse. Il primo passo da fare è quello di svestirlo per consentire la traspirazione del sudore o di vestirlo in modo molto leggero nel caso in cui debba uscire. Gli abiti devono essere rigorosamente di cotone e mai ruvidi, per favorire l’assorbimento di sudore e non irritare la pelle già sofferente. I pediatri consigliano di fare un bagnetto rinfrescante, soprattutto la sera ma anche di giorno quando le temperature sono insopportabili. Anche il deumidificatore può essere di grande aiuto al piccolo per rendere l’ambiente più vivibile. Non si tratta infatti del condizionatore che rinfresca eccessivamente l’aria causandogli raffreddamenti ma di un dispositivo che riduce il tasso di umidità in casa. È necessario, infine, tagliargli le unghie per evitare che grattandosi si procuri dei graffi, sviluppando delle infezioni che danno bruciore.
Se queste piccole attenzioni non sono sufficienti ad alleviare il problema e la sudamina non regredisce, può essere utile somministrare un antistaminico per via orale, che chiaramente dovrà essere prescritto dal pediatra a seconda dell’età e della gravità.