Per quanto lo street food sia bello e buono bisogna stare attenti ad una cosa: per un bambino l'alimentazione è un elemento fondamentale.
Argomenti trattati
La parola street food significa, traducendo letteralmente, cibo di strada. Come moltissime mode e tendenze, anche questa deve i suoi natali all’America per poi essersi diffusa nel resto dell’Europa e del Mondo, Italia compresa. Ma che tipi di cibo rientrano nello street food? Fanno parte di questa categoria tutti quei cibi, salati o dolci che siano, preparati e poi venduti all’interno di chioschi o mezzi ambulanti che troviamo per strada. Ovviamente, lo street food fu presto additato come cibo “spazzatura”. Ma al giorno d’oggi possiamo dire che le cose sono davvero cambiate: a seconda di dove ci si trova, sempre più spesso si possono trovare piatti della tradizione locale, cibi salutari e persino pietanze gourmet. Tuttavia quando si parla di street food bisogna sempre prestare una certa attenzione, soprattutto se si tratta della salute dei bambini.
Lo street food è un trend in costante crescita sul territorio italiano. In base ad alcuni recenti studi della Coldiretti, un italiano su due consuma alimenti durante le passeggiate per la città. In effetti, la possibilità di incappare nella tentazione per il cibo di strada si è moltiplicata sempre di più grazie ai vari “Food Truck” o “Api”, dedicati a questo tipo di commercio itinerante. Dunque lo streetfood è diventato un vero e proprio business per la nostra penisola, e sembra in continua crescita specialmente nelle località di mare, o comunque turistiche e nelle più grandi metropoli. Ulteriori indagini hanno evidenziato come i consumatori di streetfood preferiscano in maggioranza, più del 69% dei casi, il cibo locale ( come arrosticini, arancine, fritturine di pesce ecc.), il 17% sceglie invece i cibi internazionali, mentre il 14% opta per cibi etnici.
Optare per il cosiddetto street food è indubbiamente molto comodo e può essere una buona alternativa per chi non ha a disposizione molto tempo per un pasto. Ma, è altrettanto vero, che la maggior parte del cibo che rientra nel cibo da strada è molto calorico e tendenzialmente sbilanciata verso l’apporto di grassi. Tuttavia, se in genere si adotta una dieta sana, consumare lo street food in maniera moderata ed occasionale diventa ovviamente una cosa più che lecita. Se consumato in maniera sconsiderata rischia invece di diventare un problema per la propria salute.
Per quanto sia bello e buono bisogna stare attenti ad una cosa: per un bambino l’alimentazione è un elemento fondamentale. Tralasciando quale sia la sua età, un bambino ha bisogno di consumare i propri pasti in orari regolari, di non saltarne alcuno, e di mangiare nel pieno rispetto dell’igiene.
Per quanto riguarda la fase dello svezzamento, il bimbo non potrà ovviamente mangiare ciò per cui optano gli adulti in giro. Se parliamo di bambini leggermente più grandi, tra i due e i tre anni, nonostante lo streetfood non sia propriamente dannoso, sarebbe consigliabile che i genitori siano preventivamente organizzati con il cibo per il proprio figlio. Questo non significa che i bambini non possano assolutamente provare nuovi sapori sotto la supervisione di un adulto, ma bisognerà indubbiamente scegliere con cura ciò che si vuol fare provare al piccolo.