Vi spieghiamo le origini del Carnevale e vi suggeriamo alcune poesie da recitare!
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Siete alla ricerca di una storia del giovedì grasso per i bambini? In questo articolo vi spiegheremo come poter raccontare ai più piccoli la storia del Carnevale, più alcune poesie splendide da imparare!
Il giovedì grasso apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale! Pare che le persone utilizzassero questo giorno per mangiare quanto più cibo possibile, considerando l’inizio della Quaresima e il periodo di digiuno.
Per Grasso, quindi, ci si riferisce ai giorni di festa. Il termine Carnevale, invece, deriva da Carnem Levare, quindi l’astinenza dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima.
Ad ogni modo, è bene specificare ai bambini che il Carnevale ha una data diversa ogni anno. Questo perché dipende dal periodo in cui cade la Pasqua.
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Carnevale
Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo,
mondo pazzo!
È arrivato Carnevale
buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.
Viva, viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e confetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,
di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane,
di suonate, di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine!
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