Sonnellino pomeridiano bambini: perché è importante

Il sonnellino pomeridiano per i bambini rappresenta una fase di recupero delle energie, ma fino a quando è necessario? Con pochi consigli potrete aiutare i vostri figli a riposare al meglio o a trascorrere il pomeriggio in tranquillità.

Quando si diventa genitori, una delle tante domande che ci si pone riguarda l’importanza del sonnellino pomeridiano, momento molto importante per far riposare il bambino, evitare capricci dovuti alla stanchezza e ottimizzare le capacità di apprendimento. In questa breve guida è possibile trovare tutte le informazioni sulla frequenza e sulla durata del pisolino pomeridiano fino a quando smettere in base all’età del bimbo.

Sonnellino pomeridiano bambini: perché è importante

Come dimostrato da numerosi studi scientifici subito dopo il pranzo si verifica un naturale abbassamento delle capacità di attenzione sia per gli adulti che per i bambini che spesso necessitano del pisolino pomeridiano. Anche se ogni persona ha i suoi ritmi ed esige un numero diverso di ore di riposo per raggiungere un completo stato di benessere fisico, il sonnellino pomeridiano rappresenta una buona abitudine da seguire almeno fino al compimento dei tre anni di età del bambino.

Mentre un lattante da 0 a 6 mesi ha bisogno di dormire per la maggior parte del tempo intorno a un anno si verifica una graduale riduzione delle ore di sonno fino a 12-14 ore al giorno. Nel caso di più pisolini durante il giorno, per stabilire il momento più opportuno in cui proporre ai piccoli il riposino, basta tenere d’occhio i vari segnali di stanchezza come il pianto e l’eccessiva irritabilità favorendo una routine regolare. Inoltre, per non compromettere il ritmo sonno-veglia e prevenire difficoltà nel dormire per tutta la notte, è consigliabile tenere svegli i piccoli nel tardo pomeriggio ed evitare di prolungare il pisolino a lungo.

Come spiegato dal responsabile del centro di medicina del sonno per l’età evolutiva dell’Università La Sapienza di Roma, il sonno diurno ha la stessa importanza di quello notturno in quanto serve per riequilibrare i sistemi vitali, instaurare processi riparatori e rinforzare le difese immunitarie. Durante il sonnellino pomeridiano i piccoli elaborano e assimilano tutte le informazioni raccolte durante il giorno, aspetto da non sottovalutare per migliorare anche il processo cognitivo. In genere il bambino ha un’elevata capacità di autoregolazione per cui tende a svegliarsi spontaneamente ma, nei casi in cui il sonnellino pomeridiano si protrae a lungo, si consiglia di svegliare dolcemente il piccolo per non incorrere in difficoltà serali nel prendere sonno e insonnia.

Sonnellino pomeridiano bambini: quando smettere

Anche se non esiste un momento preciso in cui smettere di fare il sonnellino pomeridiano, in genere, intorno ai tre anni, il bambino inizia spontaneamente a non avere più bisogno del pisolino dopo pranzo manifestando difficoltà nel dormire o rifiutando del tutto l’idea di riposare durante il giorno. In questo periodo è fondamentale rispettare le necessità dei piccoli, capendo quando è il caso di ridurre gradualmente la durata del sonnellino pomeridiano e quando invece è possibile eliminarlo definitamente. Come accennato in precedenza ogni bambino ha i suoi ritmi per cui, mentre per alcuni il sonnellino pomeridiano a tre anni si rivela superfluo, per altri risulta indispensabile anche fino ai sei-sette anni di età.

In genere il momento in cui il bambino smette di dormire durante il giorno risulta traumatico anche per il genitore che si ritrova a dover riorganizzare la giornata rinunciando a quel momento di tranquillità in cui in genere il piccolo riposava. Per vivere questo periodo di cambiamento fisiologico naturale con la massima serenità è essenziale non forzare i bambini facendo paragoni con i loro coetanei sia in caso di richiesta del pisolino pomeridiano che in caso contrario.

Se il bambino resta sveglio è consigliabile scegliere attività rilassanti durante il primo pomeriggio al fine di permettere al piccolo di giocare in piena tranquillità e recuperare le energie spese durante la mattinata. In particolare durante l’orario del riposino pomeridiano è preferibile leggere una fiaba o proporre attività di disegno evitando così giochi frenetici e caotici.

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