Il diabete neonatale è una rara forma di diabete che affligge i bambini al di sotto dei 6 mesi di età, è causato da mutazioni genetiche, pertanto è definito monogenico e può essere diagnosticato mediante un semplice test che rileva il livello di glicemia nel sangue. Esistono due forme di diabete mellito neonatale, transitorio e permanente: il tipo transitorio scompare entro un anno dalla nascita, ma può ripresentarsi in fase adolescenziale, il tipo permanente rimane invece per tutta la vita.
Si tratta di una patologia piuttosto rara, tra le due tipologie quella transitoria è più comune di quella permanente e secondo recenti statistiche si manifesta in un caso su 300.000. I sintomi del diabete neonatale includono: sete persistente, minzione frequente, notevole stato di disidratazione, ritardo della crescita e nei casi più gravi può anche sfociare nel coma. Per quanto riguarda la terapia, di solito viene trattato con un farmaco a base di glibenclamide, che appartiene alla categoria farmaceutica delle sulfanilureee e che ha il compito di stimolare una maggior produzione di insulina da parte del pancreas.
Qualora la glibenclamide non risulti efficace, si passa direttamente alla somministrazione di insulina. La forma di diabete transitorio, anche se apparentemente viene debellata in pochi mesi, richiede un monitoraggio costante del glucosio per verificarne l’eventuale ricomparsa in periodi successivi della vita.