Sono giorni che senti tuo figlio tossire e avere fastidi alla gola, anche di notte. A questo punto ti chiedi, si tratta di sintomi da raffreddamento o di un’allergia?
Sappi che non sei sola, moltissimi genitori sono confusi riguardo al modo giusto con cui gestire i figli che hanno mal di gola e tosse e non sanno bene come interpretare i sintomi che vedono in loro.
“Credo che molti genitori vorrebbero semplicemente un elenco dei sintomi, ma non è così facile” dice l’allergologo pediatra Derek K. Johnson. “Tuttavia ci sono comunque alcune attenzioni che i medici possono insegnare ai genitori per cogliere le differenze tra un mal di gola e un’allergia”. In ogni caso, quando sei in preda al dubbio, è sempre consigliabile contattare il pediatra che certamente è in grado di cogliere quale sia il problema in quella determinata situazione. Se comunque vuoi provare a capirci qualcosa in più, ecco alcune indicazioni. “Una buona regola generale è quella secondo cui un raffreddamento si risolve in un periodo che va dai 7 ai 10 giorni,” dice Johnson. “Se invece si tratta di una reazione allergica, essa comparirà in modo persistente più a lungo”.
Se tuo figlio sembra prendere il mal di gola ogni mese di aprile, quando nel quartiere tutte le piante iniziano a fiorire, potrebbe trattarsi di una allergia stagionale.
“Un genitore può distinguere facilmente e in modo rapido i due casi” prosegue Johnson. “Se al sopraggiungere delle primavera il naso cola, la gola pizzica ma non ci sono febbre o altri sintomi, potrebbe trattarsi di allergia”.
Inoltre le allergie tendono ad essere familiari, perciò se un bambino è inserito in una famiglia che ha una storia di allergie potrà essere più probabile che anch’egli ne abbia una.