La sindrome di Tourette, una malattia dalle cause ancora parzialmente ignote che colpisce gli adolescenti.
Cos’è la sindrome di Tourette? Scopriamo insieme come si sviluppa questa malattia e cosa comporta. Spesso infatti i suoi sintomi possono essere mal interpretati.
Una sindrome ancora poco conosciuta quella di Tourette o come recita il nome intero di sindrome di Gilles de La Tourette. Malattia che prende il nome del suo scopritore, George Gilles de La Tourette che la diagnosticò per la prima volta nel 1884. Ad oggi le cause di questa sindrome non sono del tutto chiare e si cerca di capire quali siano i meccanismi che la portano a svilupparsi. Questa particolare sindrome tende infatti a presentarsi durante l’adolescenza e porta il malato a ripetere gesti meccanici ripetitivi o suoni e grida incontrollate, fino a perdere il controllo del linguaggio. Un disturbo abbastanza diffuso che ha colpito anche alcuni personaggi famosi tra cui Wolfgang Amadeus Mozart e il portiere della Nazionale Statunitense Tim Howard. Una particolarità di questa sindrome, oltre alla presenza di tic motori che dal viso possono estendersi a tutto il corpo, è l’irrefrenabile voglia di dire parolacce. Un meccanismo di difesa automatico che aumenta quando il soggetto è in ansia o particolarmente sotto stress. Il cervello del malato tenta di combattere lo stress attraverso la ripetizione ossessiva di parole violente o una serie di gesti inconsulti. Le cause di questa sindrome come dicevamo non sono ancora chiare: c’è chi pensa sia causata da una lesione organica del sistema neurologico e chi invece, avvalorandosi del fatto che la malattia si sviluppi durante l’adolescenza, pensa sia causata da un disturbo psicologico di tipo ossessivo-compulsivo. Il disturbo potrebbe essere infatti causato da un’iniziale difficoltà nelle relazioni con le persone che viene scaricata poi attraverso rituali e sfoghi verbali. Se curata in tempo la sindrome può essere parzialmente tenuta a bada, spesso portando ad una regressione parziale dei tic. Le cure in questo caso prevedono un mix di terapia psicologica-comportamentale e farmaci e viene seguita sia all’interno di cliniche psichiatriche che neurologiche.
Un famoso caso di Sindrome di Tourette che fa sperare per il meglio molte persone affette da questa malattia è il portiere Tim Howard. Il campione di calcio è infatti l’esempio perfetto di come questa sindrome possa essere tenuta a bada e non debba essere motivo di vergogna. Chi ne è affetto infatti non presenta alcun ritardo ne fisico ne mentale e può svolgere normali attività. Nel caso di Howard i tic aumentano esponenzialmente con l’avvicinarsi della partita e più la partita è importante più i tic aumentano. Nel momento della parata però il portiere riesce a concentrarsi e i muscoli si rilassano inspiegabilmente. Durante un’intervista del 2013 Howard ha dichiarato: ‘‘Non ho mai contato quanti tic ho in una partita. Succede di continuo, senza alcun segno in anticipo, e aumenta con l’aumentare dell’importanza della partita. Succede ancora di più quando sono particolarmente nervoso».