Durante il primo mese di gestazione, poche donne si accorgono di essere incinte. Il secondo mese di gravidanza, invece, riveste un’importanza diversa. Infatti, è in questo periodo che si scopre questo dolcissimo segreto. Cosa succede durante il secondo mese di gravidanza e quali sono i sintomi?
Secondo mese di gravidanza: i sintomi
Il secondo mese di gravidanza va dalla quarta settimana (e 4 giorni) all’ottava settimana (e 5 giorni). Tra i sintomi più evidenti che si possono avvertire durante il secondo mese di gravidanza c’è la tipica nausea che caratterizza il primo trimestre. Inoltre, la donna può sentire anche affaticata e spossata. Il seno aumenta di misura divenendo, quindi, più sensibile. L’umore, inoltre, può risentire dei cambiamenti ormonali, i tipici sbalzi d’umore, causato dagli aumentati livelli di progesterone. In ogni caso, i primi sintomi si intensificano e si comincia a vedere leggermente la pancia. La sensibilità agli odori e ai sapori si intensifica e cambiano un po’ i gusti in fatto di alimenti. Man mano che l’utero cresce, diventa più frequente anche lo stimolo di urinare. Gli ormoni in circolazione potrebbero influenzare la capacità intestinale, e non è raro soffrire di stitichezza nel primo trimestre. Infine, le perdite trasparenti sono del tutto normali, mentre è opportuno chiamare il ginecologo nel caso in cui le perdite cambino di colore.
Gli esami da eseguire
Se non lo si è già fatto, durante il secondo mese di gravidanza bisogna scegliere il ginecologo e fissare quindi il primo appuntamento. Di norma, tutto ciò dovrebbe essere fatto entro l’ottava settimana, in modo da chiedere le prime informazioni e chiare i dubbi sulla gravidanza. Il motivo più importante però riguarda la salute della donna e le eventuali patologie familiari. Inoltre, bisogna stabilire se si tratta di una gravidanza fisiologica oppure a rischio. Durante la prima visita il ginecologo prescrive i primi esami del sangue e delle urine.
Per ottenere, invece, l’esenzione dal ticket prevista dal Servizio Sanitario Nazionale è necessario che siano richiesti da un medico di base o da un ginecologo di una struttura pubblica e che sul ricettario sia presente il codice di esenzione con la settimana di gestazione.
Dalla sesta o settima settimana è possibile eseguire la prima ecografia, che serve a confermare la presenza della gravidanza in utero, la corretta datazione, la presenza del battito cardiaco fetale, l’eventuale tipologia di gemellarità e per identificare anomalie.
La crescita del feto
Nei primi due mesi l’embrione è più sensibile a infezioni e aggressioni varie. Alla settima settimana di gravidanza il nascituro non è più embrione, ma diventa feto. È lungo circa 2 centimetri e pesa 2 grammi. La forma è quella di un girino e gli organi cominciano presto a formarsi. Inoltre, sono presenti gli abbozzi di quelle che saranno braccia e gambe. Tra la sesta e la settima settimana, infine, si può percepire il battito cardiaco.