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In Italia è quasi normale avere il secondo figlio a 40 anni. Infatti le gravidanze iniziate e portate a termine anche oltre i 40 anni sono raddoppiate durante l’ultimo decennio. Di fatto i dati Istat indicano che l’età media del parto ad oggi è pari a 31,14. Un dato confortevole per chi crede di essere in estremo ritardo. In pratica siamo le mamme più anziane d’Europa e solo la Svizzera ci eguaglia. Questo è da attribuirsi anche alle condizioni lavorative che il nostro paese offre. Di fatto una donna che cerca di affermarsi impiegherà tempo ed energie che in un certo modo vanno ad influenzare quella che è la sfera personale. É possibile avere un figlio a 40 anni?
Avere un secondo figlio a 40 anni
Essere mamma per la seconda volta e per lo più a 40 anni è sicuramente un toccasana per la vita di una donna. Una donna che decide di avere un figlio a quest’età sicuramente ha desiderato questo momento con tutta se stessa. Grazie a questo, il legame con il bambino sarà ancora più forte in quanto ansie e preoccupazioni daranno spazio a sicurezza e determinazione favorendo il ruolo della mamma senza problemi. Non a caso un recente studio ha fornito dei dati molto significativi sulla depressione post-partum dichiarando che sono meno frequenti quanto più grande è la madre. Essere madre a 40 anni non è troppo tardi. Bisogna adottare le giuste precauzioni, tutto deve essere scrupolosamente programmato e seguito.
La fertilità a 40 anni
Gli specialisti dicono che la fertilità di una donna che ha raggiunto i 40 anni è effettivamente compromessa. Di fatto con l’avanzare del tempo il numero di ovociti diminuisce ad ogni ciclo. Se ne perdono più di 1000 ad ogni mestruazione, rendendo così il concepimento più complesso ma assolutamente non impossibile. L’esperienza del primo bambino aiuterà anche in quelle che sono le visite da fare prima del concepimento. Una donna coscienziosa e soprattutto informata sa di doversi sottoporre ad una visita ginecologica completa per controllare se malattie pregresse come ad esempio il diabete che talvolta potrebbe presentarsi ai primi stadi in modo asintomatico. Il percorso della gestazione dovrà essere strettamente monitorato da un professionista. La futura madre se seguirà a puntino tutte le indicazioni non incontrerà alcun ostacolo.
Dalle famiglie estese alle famiglie ridotte
Uno dei fenomeni che ha fortemente colpito il nostro paese è sicuramente il passaggio da quelle che una volta erano le famiglie estese ad i nostri nuclei familiari molto più ridotti. Questo ha comportato anche in maniera positiva un certo attaccamento alla famiglia. Uno dei lati positivi delle famiglie moderne è la possibilità di educare il primo figlio all’arrivo di un fratellino. Questo compito è sicuramente agevolato dalla madre anche in età avanzata, la pazienza e la fermezza di una donna quarantenne è sicuramente motivo di tranquillità in famiglia. Con una buona informazione il bambino accompagnerà la madre in tutto il periodo della gestazione che molto probabilmente, anche a seconda della sua età, ricorderà per tutta la vita. Le cose semplici come parlare con un bambino dell’arrivo del fratellino sono le più indicate da fare, magari raccontandogli che presto avrà un compagno di giochi senza però creare tante aspettative che il bambino potrebbe fraintendere.