Scarsa idratazione nei bambini: i rischi e cosa fare

Bere acqua comporta numerosi benefici psicofisici: ecco quali sono i rischi di una scarsa idratazione nei bambini.

Molto spesso, i genitori non fanno caso a quanta acqua bevono i più piccoli durante il giorno, sottovalutando l’importanza dell’assunzione della corretta quantità giornaliera. Per stare bene si dovrebbe bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno: questo è quello che viene consigliato agli adulti. E i più piccoli invece? Quali sono i rischi della scarsa idratazione nei bambini? Scopriamoli insieme.

Scarsa idratazione nei bambini: i rischi

Avete mai fatto caso a quanta acqua bevono i vostri figli? Spesso ci si preoccupa di quanto mangino i più piccoli, poche volte invece di quanto bevano. Eppure l’idratazione è importante tanto quanto la nutrizione. La prima motivazione per cui l’acqua è fondamentale per noi e per i bambini è che il corpo umano è costituito principalmente da questo elemento. Infatti, l’acqua rappresenta l’85% del feto, il 70% dei neonati, circa il 55-60% degli adulti e il 50% degli anziani.

Appurato che l’acqua sia importante per i bambini tanto quanto una sana e corretta alimentazione, si può aggiungere anche che l’acqua sia in realtà un nutriente vero e proprio. Secondo una ricerca effettuata dall’AIST – Associazione Italiana per lo studio della Tosse – il 60% dei bambini italiani non beve abbastanza acqua. Dopo aver riposto a varie domande, i soggetti sono stati poi visitati da alcuni medici, che hanno cercato di capire quali siano i rischi della scarsa idratazione nei bambini. Dai risultati è emerso che quasi la totalità dei bambini che non sono sufficientemente idratati è più a rischio di sviluppare la tosse, mentre nei bambini che soffrono di asma le crisi respiratorie sono più frequenti. Inoltre, oltre ad andare incontro a maggiori problemi di respirazione, la scarsa idratazione comporta anche un minore rendimento sotto il profilo psicofisico e può provocare un deficit dell’attenzione.

Perché bere acqua è importante

L’acqua è un bene prezioso e fondamentale per il nostro organismo e per quello dei bambini. Far bere ai più piccoli la giusta quantità giornaliera d’acqua è fondamentale per numerose ragioni, tra cui:

  • agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti, svolgendo un ruolo essenziale nella digestione;
  • previene stati di costipazione e stitichezza;
  • è il mezzo attraverso il quale si eliminano le scorie metaboliche;
  • è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea;
  • garantisce una maggiore attenzione a scuola;
  • aiuta il cervello a memorizzare, a richiamare informazioni;
  • migliora tutte le abilità necessarie all’apprendimento;
  • è di fondamentale utilità nella performance ginnica, dal momento che una leggera disidratazione riduce l’energia e le capacità motorie.

Per quanto riguarda quanto far bere i bambini, bisogna sottolineare che le necessità crescono con l’avanzare dell’età. Nei neonati allattati al seno il fabbisogno è soddisfatto, dai 6 mesi ai 3 anni è di 0,6-0,9 litri al giorno, in età scolare di 1,1 litri al giorno, in adolescenza 1,5-2 litri al giorno.

Qualora i bambini facessero fatica a bere acqua, bisogna ricordare che la prima cosa che i genitori devono fare è dare il buon esempio, cercando di spiegare quanto sia importante questo elemento per l’organismo.

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