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Negli ultimi anni le infezioni da rotavirus sono diventate particolarmente diffuse. Questi attaccano trasversalmente bambini ed adulti in maniera indistinta, provocando una serie di sintomi che se non trattati potrebbero anche portare a delle complicanze non da poco.
Rotavirus: cosa sapere
Il rotavirus è uno dei virus più famosi degli ultimi decenni che ha causato un numero di infezioni assai elevato. Esso sopravvive poche ore se si trova sulle mani ma su altre superfici può durare per un tempo molto più lungo. Il che vuol dire che se trova un ambiente ideale potrebbe anche proliferare e dunque provocare una serie di problematiche da non sottovalutare affatto per la salute. L’infezione è molto diffusa prevalentemente nei bambini al di sotto dei 5 anni ma stanno aumentando sempre più i numeri relativi agli adulti che contraggono un’infezione del genere.
La cosa più importante che bisogna sapere è che questo tipo di infezione è facile che si contragga mediante trasmissione oro-fecale. Il che riguarda soprattutto i bambini piccoli che tendono a toccare con oggetti e superfici che sono venute precedentemente in contatto con mani di persone infette. La diffusione dell’infezione da rotavirus è particolarmente rilevante soprattutto durante il periodo autunnale e primaverile. Questo riguarda sia la fase di incubazione che mediamente non supera i 3 giorni, sia quella sintomatica che dura all’incirca una settimana.
Rotavirus: i sintomi principali nei bambini
La cosa che dà maggiore fastidio alle persone che devono far fronte con questo tipo di infezione sono i sintomi. In molti casi essi sono alquanto fastidiosi e danno origine a dei problemi di varia natura. Per quanto concerne i bambini, soggetti a maggiore rischio di infezioni del genere, la gastroenterite è la manifestazione principale. Infatti si può notare come i bambini siano soggetti ad una disidratazione intensa causata da senso di nausea continua e diarrea. In determinati casi, soprattutto con l’avanzare dell’infezione, potrebbe presentarsi qualche decimo di febbre. Indubbiamente non è semplicissimo riconoscere se l’infezione è determinata da rotavirus o da un altro tipo, ma sicuramente è proprio questo uno dei principali responsabili di infezioni.
L’esame migliore per poter riconoscere se la gastroenterite e disidratazione siano causate effettivamente da questo virus è la coprocultura, ovvero analisi delle feci. Questa però viene fatta principalmente se il bambino è in situazione di rischio e necessita di ricovero. Altro elemento che va sottolineato è che la sintomatologia non è particolarmente grave per cui è inutile procedere con farmaci in particolare. L’infezione passa nell’arco di una settimana al massimo e la cosa migliore è quella di somministrare reidratanti orali e probiotici come Lactobacillus reuterii.
Rotavirus: la sintomatologia negli adulti
Non mancano i casi di contagio da rotavirus anche negli adulti. In questo caso ci sono sintomi più facilmente riconoscibili e che potrebbero essere associati a questo tipo di infezione. Anche per i più grandi la gastroenterite è una manifestazione evidente del disturbo. Oltre a dover considerare la sensazione di malessere generale, spossatezza, inappetenza, nausea ed emicrania. A questi sintomi si potrebbero associare febbre, limitazione addominale e diarrea che soprattutto in casi gravi potrebbe risultare sanguinosa. Ci sono sintomi più severi a cui prestare una certa attenzione soprattutto se si presentano in soggetti immunodeficienti o anziani: questi sono la rigidezza unita a sudorazione eccessiva e forti dolori muscolari.
La complicazione più diffusa anche negli adulti è la disidratazione che determina debolezza e soprattutto tende ad indebolire l’organismo. In questo caso è bene assumere acqua e qualche reidratante, anche in fiale endovena nei casi più delicati. Senza dimenticare che ci sono stati degli studi recenti che hanno appurato come il rotavirus potrebbe comportare delle infezioni anche in zone diverse dalla localizzazione originale. Il che dimostra il motivo per cui va posta grande attenzione a questo tipo di infezione. Le complicazioni segnalate a carico del sistema nervoso non sono certo rare ma vanno comunque prese in considerazione. Si potrebbero infatti presentare delle convulsioni. Ovviamente è sempre bene farsi seguire da un medico che possa valutare l’andamento dell’infezione e soprattutto procedere alla prescrizione di una terapia che porti ad effettivi benefici.