Il ritmo del sonno nei bambini: consigli

Il sonno è un elemento fondamentale nella fase di crescita dei bambini ed è importante imporre delle regole per abituare i bimbi ad avere un corretto ritmo del sonno.

Il sonno è decisamente una fase importante nella crescita del bambino. Durante i primissimi mesi di vita un bimbo riesce a dormire anche per una percentuale che varia dal 70% all’80% nell’arco delle 24 ore. Può sembrare tantissimo ma non lo è: questo perché mentre riposa il piccino rafforza il sistema immunitario e aumenta la secrezione dell’ormone della crescita. All’aumentare dell’età scende naturalmente il numero delle ore dedicate al riposo ma non la sua funzione benefica per il piccino. Parliamo in ogni caso di un’esigenza primaria per qualsiasi essere vivente, sopratutto in quelli in fase di crescita; fatta questa doverosa premessa passiamo ad analizzare meglio il ritmo del sonno nei bambini.

Ritmi del sonno nei bambini

È quindi acclarata l’importanza di lasciare dormire il pargolo più serenamente possibile. Allora sorge la necessità di allineare i nostri tempi familiari al nuovo venuto e non il contrario. Stabiliamo delle tempistiche per il sonno del bimbo e cerchiamo, nei limiti del possibile, di mantenerle. Numerosi studi hanno dimostrato che se vogliamo riposare bene durante la notte dobbiamo imporci delle regole fisse prima di addormentarci: orari da rispettare, un buon libro, una tisana rilassante. La regolarità e le abitudini serali aiutano il bambino ad avere un sonno benefico e ristoratore, riducendo i risvegli fastidiosi per lui ma anche per i genitori. Può sempre capitare che interrompa il sonno nel cuore della notte: in questo caso non innervosiamoci, semplicemente può succedere. Una volta avviato il rituale del sonno, è di capitale importanza metterlo a letto dove poi passerà la notte. Immaginate se dovesse svegliarsi e non trovarsi dove si è placidamente addormentato: per lui aumenterebbero la confusione e lo spavento.

Sonno: disturbi nei bimbi

Recenti ricerche di autorevoli pediatri hanno evidenziato come nell’ultimo secolo nella nostra civiltà industrializzata i piccoli dormano circa due ore in meno, con tutto ciò che ne comporta. Le cause possono essere: i ritmi di vita troppo frenetici, l’utilizzo di strumenti elettronici fin dalla tenera età e senza controllo e lo sconsiderato aumento delle luci artificiali che alterano la fase giorno-notte. Tutti questi fattori contribuiscono a far diminuire sia la quantità che la qualità delle ore di riposo dei bambini. Ecco comparire allora insonnia, alterazioni del ritmo circadiano, disturbi respiratori nel sonno e disturbi del movimento nel sonno. Alcuni neuropsichiatri infantili si sono spinti fino ad affermare che il protrarsi dei disturbi del sonno nei piccini possa portare a conseguenze gravi. Carenze nell’apprendimento, riduzione della memoria, tendenza all’obesità e addirittura alla depressione. La scontata conclusione è che bisogna abituare i bimbi alle giuste ore di sonno, quindi è inutile farli riposare di più la domenica mattina o quando ne abbiamo l’opportunità. Anche l’alimentazione corretta andrà a rischio con la sveglia mattutina troppo ritardata, il momento della colazione scivolerà in avanti così come quello del pranzo con risultati ampiamente prevedibili.

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