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Le mestruazioni sono lo strumento che il nostro corpo utilizza per liberarsi dell’ovulo quando non viene fecondato durante il periodo fertile. La loro regolarità può variare da donna a donna: c’è chi ha cicli che si presentano ogni 30 giorni e chi invece ha tempi molto più brevi. Queste differenze solitamente non dovrebbero allarmare, l’importante è che ogni donna sia a conoscenza della frequenza del proprio ciclo per riconoscere eventuali anomalie. Tra queste, possiamo contare il ritardo del ciclo mestruale: ma quali sono le cause?
Ciclo mestruale in ritardo: quali sono le cause
La frequenza media del ciclo mestruale è di 28 giorni; a metà di questi, verso il quattordicesimo giorno, si verifica la famosa ovulazione. Questo momento è quello di maggiore fertilità della donna, motivo per cui, quando si è in cerca di una gravidanza, si monitora con attenzione il proprio corpo in modo da aumentare le probabilità di successo. Quando l’ovulo non viene fecondato, ecco che il corpo “se ne disfa” tramite le mestruazioni, espellendolo dal corpo e causando le fin troppo familiari perdite di sangue.
Il ciclo è in ritardo? In questo caso, conoscendo preventivamente la regolarità del proprio ciclo, è bene fare mente locale e tenere in considerazione alcuni fattori basilari. Partiamo dalla soluzione più logica: se si ha un’attività sessuale e non si ricorre a contraccettivi, la prima preoccupazione è quella di una possibile gravidanza. Se si vuole escludere o confermare questa eventualità, è bene sapere che è possibile fare il test di gravidanza anche già dopo 5 giorni di ritardo del ciclo.
Quando la gravidanza è fuori discussione: altre cause fisiologiche
Se si può escludere con sicurezza la gravidanza, ci sono altri fattori fisiologici da prendere in considerazione. In primis, bisogna fare verificare se ci sono stati dei cambiamenti recenti nel proprio stile di vita: dallo smettere di fumare (che genera stress) al ricorso ad una dieta alimentare più ristretta, e così via. I motivi in questione sono questi:
- problemi di peso: la condizione fisica dell’essere sovrappeso o sottopeso altera l’equilibrio ormonale e causa alcune disfunzioni legate al ciclo mestruale. Anche solo il fatto di aver perso o preso peso in modo brusco può causare uno squilibrio nella regolarità delle mestruazioni;
- possibili patologie: tra quelle che più comunemente interferiscono con la frequenza delle mestruazioni, ci sono proprio le malattie legate alla tiroide, ma basta anche solo una banale influenza ad alterare di poco la regolarità del ciclo;
- assunzione di nuovi farmaci: se si ha iniziato da poco qualche terapia a base di farmaci del tutto nuovi per il nostro organismo, è possibile che questi possano causare il ritardo o addirittura la sospensione temporanea del ciclo mestruale;
- menopausa in arrivo: se la lancetta dell’orologio biologico si sta avvicinando sempre di più a questo momento, si può cercare di identificarlo informandosi sui sintomi della perimenopausa, ovvero il periodo di irregolarità ormonale che precede la menopausa vera e propria.
Ascoltare il proprio corpo
Tra le possibili cause, lo stress è un fattore da non sottovalutare assolutamente. Un periodo di eccessiva pressione e tensione, infatti, può impedire all’organismo di produrre un ormone utile alla ovulazione. Questo “male silenzioso” intacca a poco a poco tanti aspetti della nostra vita e ha ripercussioni psico-fisiche anche importanti. Se si è sottoposti a forte tensione, forse è meglio considerare di consultare uno psicoterapeuta che possa guidarvi nella gestione dello stress.
Oltre a ciò, il consiglio più diretto è quello di ascoltare sempre il proprio corpo. Il ciclo non arriva, ma si avvertono tutti i vari sintomi della sindrome premestruale a preannunciarci il loro arrivo? I sintomi in questione includono: irritabilità ed emotività, dolori e tensione alle mammelle, crampi al basso ventre e malesseri vari quali mal di testa e di schiena. Attenzione, però: questi sintomi possono essere confusi con quelli della gravidanza perché sono molto simili.