I fattori di rischio legati al parto gemellare sono diversi ma dipendono principalmente dalla salute della madre. Ecco perché.
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Il parto gemellare presenta delle connotazioni differenti rispetto a qualsiasi altro tipo di gestazione tradizionale (un solo feto). Ed è per questa ragione che la stragrande maggioranza degli esperti invitano alla cautela, specialmente quando ci si trova di fronte ad una gravidanza importante che può incidere notevolmente sullo stato di salute della donna e dei bambini. Sono innumerevoli, ad esempio, i rischi collegati ad una gravidanza gemellare.
Qui di seguito si individuano i principali, cercando di fare luce su ogni possibile soluzione da attuare al fine di salvaguardare la salute delle partorienti e dei loro figli.
Prima di focalizzare l’attenzione sulle diverse problematiche che possono scaturire in presenza di un parto gemellare, è bene capire perché tutto ciò si verifica. Di comune accordo alla stragrande maggioranza degli esperti del settore, la probabilità di futuri parti di due o più bambini nello stesso momento aumenta quando esiste una situazione familiare favorevole: questo tipo di familiarità si rivolge soprattutto alla storia materna, specie nel caso in cui ad occupare l’embrione della donna siano gemelli eterozigoti.
In questo caso si parla di una predisposizione vera e propria da parte della gestante ad avere una doppia ovulazione. Eseguire delle naturali analisi sullo stato della gravidanza può avere perciò un effetto preventivo sul corretto stato di salute della partoriente, a partire dai primi giorni di gestazione. Fin dalla sesta settimana, ad esempio, è possibile effettuare un controllo diretto sul l’ormone Beta HCG. nonché eseguire un’ecografia che aiuti il ginecologo a capire l’aspetto, la vitalità, la conformazione dell’embrione e il numero di feti presenti in sede uterina ed extrauterina. Prevenzione prima di tutto.
Dal momento che una gravidanza gemellare risulta essere più complicata rispetto a qualsiasi altro tipo di gestazione, la futura mamma deve prepararsi a trascorrere il tempo che intercorre tra il concepimento ed il parto in modo sereno.cercando di affrontare ogni tipo di problematica comune nel migliore dei modi. Bruciori di stomaco, comparsa di vene varicose, senso di nausea e affaticamento, emicrania, ad esempio, solo i disturbi più comuni legati al trascorrere dei primi momenti di una gravidanza gemellare.
L’importanza legata allo sviluppo adeguato dei feti presenti in fase embrionale è aumentata in relazione ai maggiori rischi ai quali sia la madre, sia il feto possono andare incontro. Per quanto riguarda la madre, si parla ad esempio di una predisposizione allo sviluppo del diabete, dell’ipertensione e di alcuni problemi di circolazione del sangue. In merito al bambino, al contrario, aumenta il rischio di aborto spontaneo, soprattutto in caso di gravidanza bicoriale: la morte di un feto durante le prime settimane di una gravidanza gemellare è, infatti, più di una suggestione.
Terapia antibiotica, parto: facciamo chiarezza. Il ginecologo può prescrivere, a seconda dei casi, l’utilizzo di antibiotici al solo fine di evitare infezioni che si possono verificare soprattutto quando ci si trova di fronte alla possibile dipartita di un feto in fase di gestazione. Contrariamente a quanto si possa pensare, ogni tipo di problema legato allo sviluppo di malformazioni congenite che riguardano il feto risulta essere equivalente a quello che si verifica in caso di una gravidanza singola. In più del 60% dei casi, infine, si assiste ad un parto spontaneo. In altre occasioni si preferisce programmare il parto in anticipo, al fine di salvaguardare la salute della donna e dei suoi figli.