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Il carbone attivo, se assunto durante la gravidanza, rappresenta un ottimo rimedio a diversi disturbi che possono affliggere l’apparato digestivo. Tuttavia, è bene evitare assolutamente di assumerlo senza prima aver consultato un medico. In gravidanza appare infatti a maggior ragione importante non ricorrere alle cure fai-da-te. E’ consigliabile rivolgersi al proprio medico o al ginecologo che segue la gravidanza per un parere. Nel caso in cui possiate effettivamente assumere il carbone vegetale, sarà il dottore stesso a indicarvi modi, dosi e tempistiche.
Se avete ottenuto il consenso del medico, potete acquistare il prodotto in farmacia, in erboristeria o, talvolta, nei supermercati. Il prezzo non è in genere esagerato: varia tra i 6 e i 7€ per 100 compresse. Inoltre, è sempre meglio cercare un prodotto che non contenga zuccheri aggiunti. Scopriamo insieme cos’è il carbone attivo e quali benefici apporta.
Cos’è il carbone attivo
‘Carbone attivo’ è una definizione che si applica a tutte le sostanze che contengono un’alta percentuale di carbonio e che presentano una porosità elevata. La caratteristica più saliente di questa sostanza è la sua capacità di assorbire e isolare diversi tipi di sostanze. Esso può essere ricavato con modalità differenti. Le fonti possono essere svariate: gusci di frutta, carboni di legno o legno, segatura, torba, lignite, prodotti secondari della lavorazione della carta o del carbon fossile.
A livello ambientale, il carbone attivo viene ampiamente impiegato per eliminare alcuni agenti inquinanti dall’acqua e dall’aria. In medicina, viene invece usato soprattutto per assorbire i gas intestinali o per neutralizzare alcuni veleni ingeriti. Perché possa essere utilizzato, il carbone deve essere lavorato. Sarà dunque sottoposto a micronizzazione, un processo di attivazione che consiste nella sostanziale riduzione delle dimensioni delle particelle di carbone allo scopo di favorirne la reattività . Se serve per uso medico sugli esseri umani, il carbone attivo viene venduto sotto forma di polvere o compresse.
Dove e come agisce nel nostro organismo
Quali sono gli effetti del carbone attivo sulla salute umana? Detto anche carbone vegetale, si tratta di un rimedio naturale piuttosto conosciuto che può trovare diverse modalità di utilizzo per molteplici scopi. Come accennato, il carbone vegetale può essere impiegato per annullare l’effetto di un avvelenamento, volontario o accidentale che sia. Tuttavia questo è un caso particolare che richiede un intervento tempestivo. Vediamo invece quali sono gli utilizzi quotidiani di questo prodotto.
Il carbone attivo viene ampiamente impiegato come rimedio naturale contro i disturbi che possono affliggere intestino e stomaco. Esso viene innanzitutto somministrato in caso di diarrea, della quale può ridurre la portata e i fastidi. Risulta particolarmente indicato nei casi di colon irritabile, una sindrome che corrisponde a patologia cronica. Compattando le feci, il carbone vegetale offre all’organismo un immediato sollievo.
In virtù delle sue proprietà assorbenti, il prodotto viene usato anche in casi di gonfiori, meteorismo e aerofagia. Il carbone, infatti, trattiene nei suoi pori i gas prodotti all’interno dell’organismo oppure ingeriti. Questa sostanza riduce inoltre tensione e gonfiore addominale, favorendo il normale funzionamento dell’intestino.
Il carbone vegetale rappresenta un valido alleato anche contro l’acidità di stomaco e il reflusso gastroesofageo. Queste patologie consistono nella risalita di succhi gastrici nell’esofago, il che comporterà irritazione, disturbi respiratori e bruciore. Il carbone può trattenere i succhi gastrici in eccesso migliorando immediatamente la situazione. Anche in presenza di semplice acidità , senza un associato reflusso, il prodotto svolge la medesima funzione e dona sollievo.
Infine, il carbone attivo gode di una leggera proprietà antibatterica, grazie all’inclusione di germi e batteri nei suoi pori. Ciò lo rende adatto anche alla cura dell’alitosi. Essa, infatti, risulta spesso una conseguenza della colonizzazione di batteri nella cavità orale.
Come farne uso in gravidanza
Il carbone attivo, proprio in virtù delle sue caratteristiche naturali, non presente significative controindicazioni. Tuttavia, la gravidanza permane una situazione totalmente particolare e delicata. Di conseguenza, come abbiamo spiegato, è necessario rivolgersi a un medico anche per un rimedio formalmente privo di rischi.
La gestazione spesso accentua o fa comparire dal nulla problemi di flatulenza, meteorismo e aerofagia. Il carbone vegetale può aiutare significativamente a eliminare questi fastidiosi problemi, oltre a combattere la stitichezza e le emorroidi. Il prodotto, tuttavia, dovrebbe essere assunto con parsimonia dalla donna incinta, e solo per periodi limitati di tempo. Esso potrebbe infatti assorbire sostanze nutritive assolutamente imprescindibili per lo sviluppo del feto. Nella puerpera, invece, potrebbe provocare reazioni di diarrea.
Il carbone attivo andrebbe invece evitato del tutto nel periodo dell’allattamento al seno. Infatti, esso impoverisce il latte compromettendo un’alimentazione completa per il neonato.