Si tratta di una afflizione comune nei primi mesi di vita, che consiste nella fuoriuscita dalla bocca del latte del bambino ingerito, mescolato con i succhi gastrici e la saliva. Essa può verificarsi più volte al giorno, soprattutto dopo la poppata, e colpisce sia i bambini allattati al seno e quelli alimentati con bottiglia di latte : infatti, esso non dipende da problemi di allergie o intolleranze alimentari, ma l’immaturità del caratteristico tratto dell’apparato di questa età gruppo (in particolare, del cardias, la valvola tra l’esofago e lo stomaco, che ancora non “chiude” bene).
Se il bambino è alimentato con una bottiglia, il pediatra può prescrivere per un paio di settimane uno speciale “addensante” da allegare al latte artificiale: rendere il liquido più pesante, ostacola la salita. Il latte può anche essere addensato con crema o latte di riso sostituito da anti-reflusso, disponibile nelle farmacie. E ‘anche utile per verificare che durante l’alimentazione non inghiotta aria, avendo cura di mantenere il capezzolo del biberon pieno di latte e tenere sempre il piccolo sollevato per alcuni minuti dopo il pasto.
Se la madre allatta, è bene evitare che assuma una posizione orizzontale subito dopo un pasto: mantenendolo dritto per pochi minuti, ostacola il ritorno del contenuto gastrico nell’esofago.