Riapertura scuole 26 aprile: come si torna in classe, tra tamponi a tappeto, distanziamento, ingressi scaglionati e scrutini anticipati.
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Le scuole riaprono, quasi al competo, a partire dal prossimo lunedì 26 aprile. La decisione del Governo trova tuttavia tanti pareri contrari: la paura della diffusione del virus a scuola resta ancora alta. Riapertura scuole 26 aprile: dai tamponi, al distanziamento, agli ingressi scaglionati, ecco le ipotesi del Governo.
Tra qualche giorno, come annunciato dal premier Mario Draghi, quasi tutti gli studenti torneranno in classe. Già dopo Pasqua le aule hanno un po’ riaperto: fino alla prima media per le Regioni rosse (dove gli alunni erano a casa in alcuni casi già dal 5 marzo), mentre in quelle arancioni fino alla terza e tra il 50-75% delle superiori. Da lunedì 26 aprile nelle zone rosse la presenza sarà estesa agli alunni della terza media e al 50-75% delle secondarie di secondo grado. Per gli altri due colori, invece, non sono previste restrizioni.
Per un rientro in sicurezza sono quattro i nodi da sciogliere: i trasporti pubblici, il distanziamento, le vaccinazioni del personale scolastico e il tracciamento. Il piano del Governo per garantire un ritorno senza rischi prevede gli ingressi scaglionati, tamponi a tappeto e scrutini anticipati all’1 giugno. I dettagli e le linee guida, come anticipato da diversi quotidiani, verranno mandati alle regioni entro questa settimana, in tempo per la riapertura delle scuole il 26 aprile.
La decisione del Governo trova tuttavia tanti pareri contrari: la paura della diffusione del virus a scuola resta ancora alta. Il rischio però viene considerato ragionato e si può ripartire in presenza.
Dal 26 aprile ci saranno riaperture progressive e significative. Con la reintroduzione della fascia gialla tornano a scuola tutti gli studenti (scuole superiori comprese) ma non in zona rossa. Infatti, solo nelle zone rosse sarà prevista, in linea di principio, una quota di didattica a distanza.
Servono interventi immediati per evitare che il ritorno in massa degli studenti nelle aule faccia aumentare nuovamente i contagi. Il nodo principale è quello dei trasporti: mutando la presenza dal 50% al 100% è opportuno anche raddoppiare la dotazione dei mezzi pubblici.
Per evitare il rischio di richiudere, gli studenti dovrebbero essere tenuti sotto controllo con i tamponi. Il tampone salivare è considerato la soluzione di svolta per la scuola in sicurezza: lo si fa da solo a casa succhiando in due minuti. Oltre 140 lavori scientifici eseguiti in Usa, Giappone, Francia, Italia, dimostrano come l’utilizzo di un campione salivare può essere una buona alternativa al test molecolare.
Al fine di riaprire in sicurezza, è opportuno pensare a una soluzione per tutte quelle realtà dove non vi è possibile rispettare il distanziamento, come per esempio classi in cui vi sono più di trenta alunni.
Tra le ipotesi sul tavolo ci sono anche gli ingressi scaglionati con fasce orarie differenti, in modo da non congestionare il traffico ed evitare affollamenti sui mezzi pubblici.
Riguardo al personale scolastico, a ricevere almeno la prima dose è il 73,55% (l’1,35% anche la seconda). Il Governo ha deciso per la riapertura delle scuole anche in base a questi dati.