Uno strano caso rende protagonista una scuola elementare di Ragusa, in Sicilia. Qui una bambina si sarebbe ustionata dopo aver utilizzato i bagni dedicati ai bambini.
Una prognosi di oltre venti giorni
Una bambina autistica è stata portata in ospedale dopo aver riportato ustioni di secondo e terzo grado agli arti inferiori. Il referto emesso dal Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania ha dichiarato la presenza di ustioni di secondo grado sui glutei della bambina e sulla coscia destra mentre sono presenti ustioni di terzo grado sulla coscia sinistra. Una prognosi di oltre venti mesi per la bambina di appena sei anni già affetta da una grave forma di autismo. La piccola si è ustionata a scuola, dopo aver utilizzato i bagni riservati agli studenti. Subito dopo l’accaduto sono stati avvisati i genitori della bambina che sono accorsi immediatamente alla scuola materna. Questi ultimi hanno deciso di sporgere una denuncia nei confronti della scuola; denuncia che riporta la dinamica dei fatti: la bambina si era recata in bagno quando ha cominciato ad urlare per il bruciore e a piangere. Quando i paramedici sono arrivati all’asilo hanno subito notato dei lividi sulle gambe della bambina che è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale Giovanni paolo II di Ragusa dove sono state riscontrate ”ustioni chimiche ai glutei e agli arti inferiori prossimali’‘.
La famiglia denuncia la scuola
La gravità delle ustioni, che si estendono su una coscia ad ustioni di terzo grado, hanno costretto i medici a trasferire la piccola al centro grandi ustionati di Catania dove le è stata data una prognosi di venti giorni salvo complicazioni. Qui la bimba è stata ricoverata e sedata per meglio consentire ai medici di medicare le ferite. L’avvocato che assiste la famiglia, Michele Savarese, ha dichiarato che: ‘‘Il prossimo 20 marzo valuteranno se la bambina necessiterà di un innesto di pelle, con annessa operazione. Non sappiamo al momento, dopo la denuncia presentata dai genitori, a che punto siano le indagini sul caso, soprattutto per capire che tipi di prodotto siano stati utilizzati per la pulizia. Di certo, l’intento della mamma e del papà della bimba non è quello di recare un danno alla scuola, ma di cercare di individuare eventualmente un responsabile e per evitare che in futuro possano accadere episodi spiacevoli come questo anche ad altri bambini”. Le maestre della scuola materna di Ragusa frequentata dalla bambina hanno infatti ammesso che le ustioni potrebbero essere state causate da dei prodotti chimici usati per la pulizia dei gabinetti poi non asportati adeguatamente.