Durante le vacanze vostro figlio tenta l‘approccio col gruppo del quartiere o del paese in cui siete in vacanza ma si sente respinto e ci soffre, cosa bisogna fare?
Se il ragazzo ha comunque delle buone capacità sociali e solitamente non ha problemi ad integrarsi, sarebbe meglio non prendere iniziative e lasciargli trovare una strategia nuova, in quanto fare amicizie con un gruppo significa proprio uscire dall’area di influenza dei genitori e sperimentare le proprie abilità. Può darsi che quel gruppo non vada bene per lui per interessi, età , tipo di persone.
Se vostro figlio invece ha difficoltà nell’interagire con persone nuove , allora possiamo aiutarlo con dei consigli:
- Fatevi raccontare il modo in cui si è approcciato, vedete se può essere fatto meglio
- Eventualmente potete suggerire, mostrare metodi di approccio corretti.
- Vostro figlio potrebbe invitare fra i ragazzi del gruppo , quello con cui ha maggior feeling, questi vedendo che vostro figlio è piacevole da frequentare potrebbe aiutarlo ad interagire meglio con gli altri.
- Cercate di capire quale è l’interesse comune dei componenti del gruppo così da poter avere un argomento da spendere, utile per dialogare.
- Se tutto questo dovesse non riuscire spiegate al ragazzo che non è colpa sua ma se fra le persone non nasce complicità, non sempre succede, è difficile andare d’accordo.
- Scegliete assieme a vostro figlio un centro di aggregazione, un gruppo sportivo, una associazione : quando i ragazzi sono uniti da un senso di appartenenza, un obbiettivo da perseguire, coadiuvati da educatori, solitamente è più facile , anche per i meno portati alla aggregazione, fare amicizia.
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