Il progesterone è conosciuto come “l’ormone della gravidanza”, perché svolge una funzione importante durante il periodo della gestazione. La sua produzione nell’organismo inizia subito dopo l’ovulazione, ossia quando il follicolo che è scoppiato si trasforma in corpo luteo, la concentrazione nel sangue diventa massima l’ottavo giorno post ovulazione e, in caso di mancato concepimento, inizia a decrescere fino ad azzerarsi con l’arrivo delle mestruazioni. Se invece si è instaurata una gravidanza, i livelli di progesterone continuano ad aumentare progressivamente, soprattutto nel primo trimestre ed è fondamentale per il buon proseguimento della gestazione in quanto svolge le seguenti funzioni:
Livelli di progesterone troppo bassi in gestazione sono causa di aborti spontanei, in quanto l’organismo percepisce il feto come un corpo estraneo e lo rigetta. E’ fondamentale, pertanto, un monitoraggio di questo ormone sin dalle prime fasi della dolce attesa e, qualora risulti scarso e si verifichino delle minacce d’aborto, di solito i ginecologi ne prescrivono l’assunzione per orale, per via vaginale o per via intramuscolare secondo questo dosaggio nel primo trimestre di gestazione:
Terminata la prima fase di terapia, è necessario continuare un trattamento di mantenimento con una dose di 100-200 milligrammi al giorno per 7 giorni e poi con 100 milligrammi a giorni a alterni per altri 20 giorni, così da rinforzare le pareti uterine e da consentire alla gravidanza di procedere senza intoppi.