Il progesterone è conosciuto come “l’ormone della gravidanza”, perché svolge una funzione importante durante il periodo della gestazione. La sua produzione nell’organismo inizia subito dopo l’ovulazione, ossia quando il follicolo che è scoppiato si trasforma in corpo luteo, la concentrazione nel sangue diventa massima l’ottavo giorno post ovulazione e, in caso di mancato concepimento, inizia a decrescere fino ad azzerarsi con l’arrivo delle mestruazioni. Se invece si è instaurata una gravidanza, i livelli di progesterone continuano ad aumentare progressivamente, soprattutto nel primo trimestre ed è fondamentale per il buon proseguimento della gestazione in quanto svolge le seguenti funzioni:
- rafforza la mucosa interna dell’utero, chiamata endometrio, per creare un ambiente favorevole all’impianto dell’ovulo fecondato;
- aiuta la crescita dell’utero, per far sì che s’ingrandisca di pari passo con il bambino;
- stimola l’aumento del seno, che si prepara così a produrre il latte materno.
Livelli di progesterone troppo bassi in gestazione sono causa di aborti spontanei, in quanto l’organismo percepisce il feto come un corpo estraneo e lo rigetta. E’ fondamentale, pertanto, un monitoraggio di questo ormone sin dalle prime fasi della dolce attesa e, qualora risulti scarso e si verifichino delle minacce d’aborto, di solito i ginecologi ne prescrivono l’assunzione per orale, per via vaginale o per via intramuscolare secondo questo dosaggio nel primo trimestre di gestazione:
- per via orale, si devono assumere compresse da 100 o da 200 milligrammi per due volte al giorno, fino alla dodicesima settimana;
- per via intravaginale, si tratta di ovuli da introdurre profondamente in vagina, ognuno da 100 o da 200 milligrammi, per due volte al giorno fino alla dodicesima settimana;
- per via intramuscolare, si somministrano da 100 a 200 milligrammi di progesterone per 7 giorni e poi si prosegue con un dosaggio di 100 milligrammi a giorni alterni per i successivi 20 giorni.
Terminata la prima fase di terapia, è necessario continuare un trattamento di mantenimento con una dose di 100-200 milligrammi al giorno per 7 giorni e poi con 100 milligrammi a giorni a alterni per altri 20 giorni, così da rinforzare le pareti uterine e da consentire alla gravidanza di procedere senza intoppi.