Si può utilizzare la peretta nei bambini al massimo ogni 3 giorni. Non deve essere usata in modo costante, ma si deve risalire alle cause scatenanti la stitichezza nel bambino.
La stitichezza è un problema abbastanza comune nei bambini. Si può presentare anche nei primi mesi di vita, destando non poche preoccupazioni nei genitori. Le cause possono essere svariate ma quasi mai hanno ripercussioni gravi per il bambino. Questa frequente problematica può rappresentare però un grande fastidio per il bimbo che incontra difficoltà ad evacuare. Di seguito troveremo alcune indicazioni generali e consigli utili su come intervenire in caso di stitichezza del neonato. In particolare vedremo e approfondiremo il metodo del clistere casalingo detto anche “peretta” per combattere questa fastidiosa patologia nei bambini. Si tratta di un metodo molto utilizzato, ma di cui dobbiamo imparare a non abusare. Quanto spesso quindi possiamo utilizzare la peretta per non creare problemi al bambino? Quali sono le controindicazioni di un uso troppo frequente? Continua a leggere l’articolo per saperne di più.
Come abbiamo già accennato non dobbiamo preoccuparci in caso di stitichezza, è un problema parecchio comune nei bambini, sin da quando sono molto piccoli. È bene però riuscire ad individuare in primis quali sono le cause principali che possono portare a questo disturbo. Il problema spesso può essere da ricondurre a un’alimentazione povera di fibre. Soprattutto nei primi mesi di vita, queste ultime, sono fondamentali per favorire la naturale regolarità intestinale. Si può trattare anche di un problema dovuto alle cattive abitudini comportamentali del bimbo. I bambini quando sono molto piccoli possono essere pigri e, di conseguenza, non riuscire a sforzarsi nel fare la cacca. Il rischio è che tendendo a trattenerla a lungo non riescano ad espellere le feci anche per più giorni.
Per fortuna la costipazione nella maggior parte dei casi non è pericolosa. Essa può però provocare dolori addominali, dovuti all’accumulo di escrementi nella zona intestinale e anche dolori nella defecazione, poiché le feci in questo caso possono diventare molto dure con il passare del tempo. Per far sì che questo non accada, un buon rimedio per stimolare l’intestino e combattere la stitichezza è fare un clistere casalingo, noto come “peretta“.
Questa pratica consiste nell’inserimento nell’ano del bimbo di una pompetta di gomma, appositamente studiate per i bambini, contenente il più delle volte una tisana tiepida. Le perette si possono acquistare tranquillamente in farmacia o nei negozi per bambini. Si consiglia di procedere con molta cautela in modo da non danneggiare il bimbo e non causargli troppo fastidio. Le tisane più usate sono a base di acqua e malva oppure di acqua e camomilla. Con le proprietà naturali di queste erbe, unite all’azione rilassante dell’acqua calda, si riesce ad eseguire un vero e proprio lavaggio delle viscere, grazie al quale arriva ad ammorbidire la cacca e agevolare il bambino nella sua espulsione.
La peretta può essere fatta tranquillamente ad ogni episodio di stipsi (stitichezza) del bambino. La maggior parte dei pediatri indica come intervallo consigliato tra un trattamento e l’altro, circa 72 ore, praticamente ogni 3 giorni se il bimbo ha difficoltà ad andare di corpo. Il consiglio è comunque di non aspettare oltre. Più si lascia passare il tempo, più le feci si induriscono, si accumulano e più diventa difficile tirarle fuori. È bene ricordare comunque che non può essere un metodo da usare con regolarità. È importante non ricorrere in maniera sistematica alla peretta, in modo da abituare il bambino ad espellere le feci in modo naturale e senza sforzo. Si può fare fronte al problema cercando sempre di prevenire le cause scatenanti del disturbo. Migliorare la dieta del piccolo, introducendo cibi ad alto contenuto di fibre, è fondamentale per la sua salute e per quella del suo intestino.
È importante anche esortare frequentemente i bimbi a praticare dell’attività fisica. Una vita sedentaria non è mai consigliabile per nessuno. A maggior ragione nei bambini. Essa non fa inoltre che peggiorare la stitichezza, mentre lo sport e il movimento aiutano l’organismo a funzionare meglio in ogni suo elemento, compreso l’intestino. Se si tratta di bambini molto piccoli fatevi consigliare dal vostro pediatra alcuni movimenti ed esercizi da fargli fare.
Esistono numerose tipologie di attività da fare con le gambe e con il corpo in generale per favorire la regolare attività intestinale. Se i bambini sono più grandicelli bisogna abituarli ad evitare una vita sedentaria, utilizzando giochi che lo stimolino a muoversi molto. È opportuno intervenire anche sul fattore psicologico di questa problematica. I genitori dovrebbero far capire ai piccoli che è sbagliato trattenere la popò. È importante insegnare ai bambini che è necessario mandarla via per stare bene e per crescere sani e forti.