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I denti da latte costituiscono un momento di crescita importante, alla stessa stregua del parlare e del camminare. Una tappa che corrisponde ad un periodo delicato, sia per i neo genitori che per i bambini, perciò è importante conoscere questo momento per affrontarlo nel migliore dei modi così da trasmettere ai bimbi la massima tranquillità. Di solito lo spuntare dei primi denti da latte viene immortalato da uno scatto fotografico e si annota per bene nel diario del bambino. Quando i denti da latte vengono alla luce possono farlo in modo indolore, senza provocare particolari fastidi, ma spesso, purtroppo, si verificano raffreddori, piccole febbri, pianti e diarrea. I pediatri, però, hanno parere discordante sul legame tra dentini che spuntano ed indisposizioni. Durante il periodo della dentizione i bambini hanno un enorme bisogno di mordere qualsiasi cosa capiti loro tra le mani perché li aiuta ad alleviare il prurito alle gengive e favorisce l’uscita dei denti da latte. Più l’oggetto è duro meglio è.
Denti da latte
Sono venti e vengono definiti anche caduchi o decidui, dieci nell’arcata inferiore e dieci nell’arcata superiore; si dividono in otto incisivi, quattro canini ed otto molari. Sono di volume minore dei denti permanenti, la loro corona è meno alta e come rigonfiata. La crescita dei denti da latte inizia già all’interno dell’utero intorno alla settima settimana di gravidanza, mentre l’eruzione vera e propria dura due anni e può variare da bambino a bambino. Più precisamente comincia verso i sei/otto mesi e si conclude intorno ai trenta/trentaquattro mesi. Cosa fare per “accompagnare” il percorso di crescita dei denti da latte nei bambini? Si possono dare loro i massaggia-gengive. Si tratta di giocattoli in gomma ruvida contenenti un liquido refrigerante da tenere in frigo o freezer e dare al bambino da ‘mordicchiare’: l’effetto anestetico del freddo, unito al massaggio esercitato dalla superficie ruvida, aiutano a ‘distrarre’ il bambino dalla sensazione fastidiosa. Le coccole, però, restano il rimedio più efficace: un po’ di coccole e magari un massaggino alle gengive con il dito della mamma danno al piccolo la benefica sensazione di essere accudito e consolato. Va anche detto che rossore e prurito delle gengive, insieme all’abbondanza di salivazione, che accompagnano l’eruzione dei denti da latte, si possono complicare se il bambino porta alla bocca le mani ed oggetti vari: questo provoca un’infiammazione della mucosa della bocca.
Quando spuntano i primi dentini
Nell’eruzione i denti da latte inferiori precedono di regola i superiori; quelli a destra e a sinistra spuntano contemporaneamente. Si può, comunque, sintetizzare un ordine medio di crescita dei denti da latte: i primi a comparire sono gli incisivi centrali inferiori seguiti da quelli superiori. Intorno al nono mese spuntano gli incisivi laterali superiori e inferiori; i primi molari compaiono intorno al tredicesimo mese e dopo il sedicesimo i canini. Gli ultimi ad uscire, dal venticinquesimo mese, sono i secondi molari. Questo è il classico ordine, ma non c’è da preoccuparsi se ogni bambino segue un suo speciale ritmo di crescita. Alcuni neonati cominciano il loro processo di dentizione ad un anno, ed altri, più precoci, lo iniziano invece già dal terzo mese. Non si può parlare di anormalità, ma semplicemente di particolarità, di caratteristiche individuali che spesso sono legate ad una componente ereditaria. L’appropriata composizione del cibo è certamente uno dei fattori più importanti per la crescita dei denti da latte, preferite alimenti che contengano tutte le sostanze organiche che ne formano l’impalcatura ed i minerali di calcio, fosforo, magnesio.
Quando cadono
Intorno ai 6 anni cominciano a cadere i primi dentini: un processo fisiologico, di solito indolore. Spesso i bambini se la cavano da soli, ma i genitori possono dar loro una mano. Numerose le tradizioni nate attorno a questo evento così importante, come quelle della fatina o del topolino dei dentini: personaggi fantastici pronti a regalare un soldino in cambio di un dente appena caduto e lasciato sotto il cuscino o in qualche altro posto segreto. Non c’è un momento preciso in cui, per tutti, comincia la permuta, cioè la caduta dei denti da latte per fare posto a quelli permanenti. Il tutto inizia con l’arrivo dei primi molari, che occupano un posto – in fondo alla bocca – già libero, visto che non ci sono sopra denti da latte, prima nelle bambine e poi nei maschi. A questo punto cominciano davvero a cadere i primi denti da latte. Di solito prima gli incisivi centrali inferiori, poi quelli superiori, seguiti dagli incisivi laterali, dai molari da latte e dai canini superiori e poi inferiori. Il processo che porta alla caduta dei denti da latte comincia con il riassorbimento graduale delle loro radici. Infatti il dentino comincia a dondolare poi in modo sempre più vistoso fino a cadere, da solo o con qualche piccolo aiuto. Ma cosa fare se il dente dondola, i giorni passano e non succede niente? In queste circostanze, la cosa migliore da fare è consultare un dentista pediatrico che, a seconda delle situazioni, consiglierà di aspettare ancora un po’, oppure toglierà lui stesso il dentino per evitare che crescano storti.