Eseguire dei controlli regolari al seno è importantissimo per una donna, per prevenire lo sviluppo di pericolosissimi tumori o, qualora venga riscontrata la presenza di qualche lesione non benigna, per curarla allo stadio iniziale, in modo da evitare che si sviluppi ulteriormente e con maggiori probabilità di successo della terapia.
Secondo autorevoli medici dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, già a partire dai 35-40 anni devono iniziare i primi esami, di solito a questa età si effettua un’ecografia mammaria annuale che consente di individuare delle anomalie attraverso l’emissione di ultrasuoni e poi dai 40 anni in su, si procede con delle mammografie ogni anno o massimo ogni 18 mesi. La fascia di età dai 35 ai 50 anni è quella ritenuta più a rischio per l’insorgere di formazioni sia benigne che neoplastiche ed è perciò è fondamentale tenersi sotto costante supervisione medica.
In presenza di calcificazioni e di situazioni a rischio, i controlli vengono eseguiti a distanza di tempo molto più ravvicinata e non v’è alcun rischio che le radiazioni emesse dalle mammografie provochino l’insorgere di altri tumori, in quanto la loro frequenza è talmente bassa da non risultate assolutamente pericolosa.