Chiariamo innanzitutto che ogni bambino ha i suoi tempi per iniziare a gattonare, tuttavia se intorno ai 20 mesi ancora non cammina, è il caso di rivolgersi al pediatra.
Teniamo presente che i ritmi sono molto variabili, ad esempio solo verso i 5/7 mesi il bimbo impara a stare seduto senza bisogno che la schiena venga sorretta e intorno agli 8/10 mesi inizia effettivamente a gattonare.
Ribadiamo però che ogni bambino è diverso da un altro e se capita che lo vediate muoversi invece strisciando col sederino ad esempio, invece che a gattoni, non signifiica che abbia dei disturbi. E’ semplicemente sintomo del suo ritmo unico e differente da ogni altro piccolo individuo appena nato.
Spesso, infatti, sono proprio i genitori ansiosi a causare un ritardo nello sviluppo! Non si deve insistere a mettere in piedi il piccolo e a spingerlo camminare, perché il bimbo può risentire delle aspettative eccessive e di conseguenza rispondere con insicurezza.
Se il piccolo ha appena imparato a mantenersi in posizione eretta, non si deve forzarlo o tirarlo per le braccia e costringerlo a fare i primi passi. Anche se il piccolo non capisce, non si devono prendere ad esempio altri bambini, perché lui se ne accorge.
La cosa migliore da fare è rispettare i suoi tempi con serenità, incoraggiandolo ed elogiandolo ad ogni piccolo progresso. La comprensione e la pazienza sono fondamentali per il raggiungimento dell’autonomia motoria.
Ma allora quando è legittimo preoccuparsi? Come dicevamo, se il bimbo intorno ai 20 mesi ancora non cammina, è meglio parlarne con il pediatra. Sarà lui a fare un’accurata visita e a valutare se il ritardo è legato a un disturbo dello sviluppo o se ci sono problematiche di tipo psicologico in atto.