Quando fare l’ecografia del terzo trimestre e in cosa consiste? Vi spieghiamo tutto ciò che dovreste sapere in merito.
Quando fare l’ecografia del terzo trimestre
L’ecografia può essere eseguita nel terzo trimestre (dopo 28 settimane) per molti motivi, soprattutto per valutare la salute e il benessere del feto.
L’ecografia del terzo trimestre può mostrare molte caratteristiche della salute del feto in questa fase avanzata della gravidanza.
- L’ecografia del terzo trimestre è in grado di misurare il flusso sanguigno attraverso il cordone ombelicale. Si tratta di una valutazione molto utile del benessere del feto, poiché fornisce direttamente informazioni sul funzionamento della placenta.
- L’ecografia del terzo trimestre misura le dimensioni del feto per verificare che non sia troppo grande (macrosomia) o troppo piccolo (ritardo di crescita).
- Misura la quantità di liquido amniotico. Può esserci troppo liquido amniotico (polidramnios) o troppo poco liquido amniotico (oligoidramnios).
- Conferma la presentazione: prima la testa (cefalica), prima il sedere (podalica) o trasversale (laterale).
- Conferma la posizione della placenta per assicurarsi che non sia troppo vicina alla cervice (placenta praevia).
- Se c’è stato un sanguinamento vaginale, l’ecografia può essere utile anche per verificare la presenza di coaguli di sangue nell’utero, in particolare intorno alla placenta.
Occasionalmente, viene eseguita un’ecografia del terzo trimestre per monitorare la presenza di potenziali anomalie fetali (anche se di solito queste vengono valutate meglio durante l’ecografia del secondo trimestre).
Man mano che il feto diventa più grande, tende ad assumere una posizione più raggomitolata. Ciò significa che la visione degli arti e del viso è spesso più difficile da ottenere e le immagini tridimensionali, in particolare, spesso non sono così gradevoli come nell’ecografia del secondo trimestre.
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