Le influenze stagionali che colpiscono i bambini molto spesso comportano delle febbri abbastanza alte che destano una preoccupazione eccessiva nelle mamme. Per abbassare la febbre generalmente i pediatri prescrivono dei farmaci antipiretici a base di paracetamolo, in una dose adeguata all’età dei bimbi, se la temperatura supera i 38 gradi. Di solito occorre qualche giorno affinché inizi ad abbassarsi per poi scomparire, per cui non bisogna allarmarsi subito, ma se rimane alta e persiste per più giorni, nonostante la somministrazione dei farmaci e se notate anche altri strani sintomi, allora è il caso di darsi da fare e rivolgersi al pronto soccorso. Bisogna quindi saper distinguere quando è il caso di richiedere subito un’ulteriore assistenza medica e quando invece non è necessario, per evitare falsi allarmismi. Ecco una lista di sintomi che, se si presentano nel corso di un’influenza, caratterizzano una situazione di emergenza:
- febbre oltre i 38 che non scende e dura già da diversi giorni;
- evidenti problemi respiratori;
- bimbo cianotico con colorazione del viso bluastra o con macchie rosse;
- gonfiore del volto, delle mani e di altri parti del corpo;
- rigidità del collo;
- difficoltà a svegliarsi, con stato di confusione;
- incoscienza e incapacità di muoversi, di parlare e di compiere altre azioni;
- vomito eccessivo, talvolta con espulsione di sangue;
- tosse molto forte, che può portare ad espettorare sangue;
- tachicardia che non rallenta;
- bambino che non urina da oltre 8 ore;
- pianto flebile e continuo o accompagnato da rantolo;
- zona molle del cranio del neonato, la cosiddetta fontanella, con pelle troppo tesa.
Se una o alcune di queste condizioni accompagnano la febbre, allora potrebbe non trattarsi di una semplice influenza, ma di una patologia più grave e, pertanto, è meglio recarsi il prima possibile al pronto soccorso con il piccolo. Se siete indecise sul da farsi, non esitate a chiamare il pediatra che valuterà prontamente la situazione e vi dirà se il bimbo necessita di un immediato intervento medico, per non incorrere in pericolose complicazioni.