Il mal di schiena in gravidanza è un disturbo molto comune che si manifesta soprattutto nella seconda metà della gestazione, è una reazione ai cambiamenti del corpo e nella maggior parte dei casi non è un problema assolutamente preoccupante. Le motivazioni dell’insorgere dei dolori alla schiena sono molteplici: il fisico diventa sempre più pesante, si calcola in media che le gestanti possono prendere tra i 25 e i 35 chili, il pancione cresce velocemente nel corso dei mesi e tutto il peso va a gravare sulla schiena e, in particolare, sulla zona lombare.
Anche la situazione ormonale influisce, durante la dolce attesa l’organismo produce un ormone, la relaxina, che rende i legamenti dell’area pelvica più flessibili per prepararsi al parto e ciò è causa di spasmi muscolari che partono dalla schiena e che si irradiano alle gambe, con la possibilità di coinvolgere il nervo sciatico. Purtroppo i farmaci antidolorifici che normalmente si assumono per alleviare il mal di schiena sono sconsigliati in gestazione perché hanno un effetto tossico sul bambino, possono provocare difetti congeniti strutturali, chiusura del dotto arterioso fetale, ovvero una pericolosa ostruzione di un’importate arteria che permette la circolazione sanguigna nel corpo del feto e aumentano il rischio di subire un aborto spontaneo.
L’unico farmaco consentito è la Tachipirina, il cui principio attivo è il paracetamolo, che non solo serve per abbattere la febbre, ma ha anche una blanda funzione antinfiammatoria e, secondo vari studi, non comporta nessuna controindicazione in gravidanza. Oltre alla Tachipirina vi sono altre medicine a base di paracetamolo, come Efferalgan e Sanipirina che si possono tranquillamente assumere. Per attenuare il dolore si può ricorrere anche ad altri rimedi: andare in bicicletta, fare delle passeggiate o comunque eseguire una regolare attività fisica per circa 30 minuti al giorno, senza però esagerare, può aiutare molto, così come l’applicazione di impacchi caldi e freddi e il dormire sdraiate su di un fianco con un cuscino tra le ginocchia, perché consente di scaricare il peso ad altre parti del corpo, in modo da far rilassare e distendere la muscolatura della schiena.