Il progesterone è un ormone steroideo che regola diverse funzioni nell'organismo femminile
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Il progesterone è un ormone steroideo che regola diverse funzioni nell’organismo delle donne, soprattutto in gravidanza. Questo ormone è prodotto in quantità minime anche nell’organismo degli uomini. Uno squilibrio dei livelli di progesterone può dipendere da svariate cause. Vediamo cosa provoca e quali sono i rimedi naturali.
Il progesterone in gravidanza svolge diverse funzioni di fondamentale importanza. La sua funzione principale consiste nel preparare l’utero per l’impianto dell’embrione e per il mantenimento stesso della gravidanza.
Il progesterone è un ormone steroideo prodotto da quattro diverse strutture: le ghiandole endocrine, il corpo luteo (quel che resta del follicolo dopo il rilascio nella Tuba di Falloppio dell’ovulo disponibile per il concepimento), la placenta (l’organo che fornisce l’ossigeno e i nutrienti al feto) e dal feto stesso.
Il progesterone è assente durante la fase follicolare del ciclo, viene secreto subito prima dell’ovulazione e la sua produzione aumenta gradualmente dopo il rilascio del follicolo, quando si forma il corpo luteo. I suoi livelli di produzione aumentano ulteriormente durante la gravidanza, in base alla crescita del feto ma non è un indice del suo stato di salute. In prossimità del parto, invece, i suoi livelli diminuiscono progressivamente per preparare l’utero all’espulsione del feto.
Il progesterone svolge numerosi compiti. Nelle donne in età fertile è un indice del corretto svolgimento del ciclo e, durante le mestruazioni, monitorare la sua produzione insieme a quella dell’estrogeno – detto anche estradiolo – serve a valutare l’ovulazione.
In gravidanza il suo compito è quello di interrompere il ciclo mestruale, preparare l’endometrio (mucosa che ricopre l’interno dell’utero) ad accogliere l’embrione, favorendone l’attecchimento, e di impedire che il corpo della mamma consideri il feto un elemento estraneo e lo rigetti tramite l’aborto spontaneo. Il progesterone, inoltre, aiuta l’utero a crescere di pari passo con il feto e favorisce l’aumento del seno, dilatando i vasi sanguigni locali per garantire un maggiore afflusso sanguigno in questa area e stimolando lo sviluppo dei lobuli (strutture ghiandolari presenti nel tessuto adiposo della mammella).
Questo ormone, particolarmente importante per il buon svolgimento della gravidanza e la regolazione del funzionamento degli organi sessuali secondari nelle donne, è prodotto in minima parte anche dall’organismo maschile dalle cellule testicolari di Leyding.
Talvolta può accadere di avere problemi di progesterone alto o di progesterone basso. Le cause possono essere diverse e, come è facilmente intuibile, uno squilibrio nei livelli di progesterone può comportare degli effetti collaterali.
Per misurare i livelli di progesterone nel sangue è necessario effettuare un prelievo ematico. Per quanto riguarda i valori di riferimento, la metodica seguita da ciascun laboratorio di analisi può essere diversa, pertanto non si tratta di valori assoluti ed universalmente validi. Sarà compito del medico leggere i valori riportati sul referto medico ed effettuare la diagnosi corretta.
Fatta questa premessa, i livelli di progesterone che, in linea generale, sono considerati normali sono i seguenti:
Prima di effettuare l’esame del sangue è bene chiedere al medico quali sono i fattori che possono influenzarne l’esito perché bisognerà tenerne conto una volta ottenuti i risultati. Tali fattori sono: la fase del ciclo che attraversa la donna al momento delle analisi; farmaci corticosteroidi o progestinici, gravidanza gemellare e menopausa.
Le cause di progesterone alto nella donna possono essere diversi. Eccone alcuni:
I valori di progesterone alto possono essere presenti anche in caso di mola vescicolare, cisti luteiniche o adenoma ipofisario che secerne LH.
Il progesterone alto può avere diversi sintomi. Il principale è senz’altro la stanchezza, poiché degli elevati livelli di questo ormone diminuiscono l’attività di alcuni recettori presenti nel cervello.
Altri sintomi che possono far sospettare un aumento dei livelli di progesterone sono:
Il progesterone basso può manifestarsi in alcuni momenti della vita, come la menopausa. In particolare, come abbiamo visto in precedenza, i livelli di progesterone si abbassano in prossimità del parto allo scopo di preparare l’utero al momento dell’espulsione del bambino.
Quando si verifica al di fuori del periodo della gestazione, invece, può dipendere da una patologia o da una disfunzione. In tal caso sono necessari accertamenti medici ed il ricorso ad una terapia appropriata al caso.
Come è facilmente intuibile, trattandosi di un ormone importante per la salute riproduttiva della donna, dei livelli bassi di questo ormone possono interferire con le sue capacità riproduttive, rendendo difficile l’avvento di una gravidanza.
Se in alcune persone il progesterone basso può non determinare alcun sintomo evidente, in altre si manifestano i seguenti sintomi:
Come nel caso del progesterone alto, anche quando si sospetta di avere dei bassi livelli di progesterone è necessario effettuare degli accertamenti per verificare il dosaggio ormonale e i livelli di progesterone. Solitamente, questi controlli vengono prescritti:
Le cause del progesterone basso possono essere diverse. Un notevole decremento dei livelli di questo ormone si nota in una fase molto delicata nella vita della donna, ovvero la pre-menopausa, che è il periodo che precede l’ultima mestruazione. I sintomi tipici che si manifestano in questa fase sono: irregolarità mestruali, amenorrea o cicli emorragici.
Quando il progesterone basso si verifica durante l’età fertile, invece, è causato da problemi come:
La terapia per la carenza di progesterone, in genere, consiste nell’assunzione di farmaci progestinici, così chiamati perché sono a base di progesterone sintetico. Questi farmaci sono disponibili sotto forma di ovuli vaginali, compresse, crema, soluzione per iniezioni intramuscolari.
Nel caso di pazienti giovani, oltre all’assunzione dei farmaci progestinici, viene prese in considerazione anche l’opportunità di ricorrere a tecniche di fecondazione assistita, data l’incapacità dell’utero di accogliere l’ovulo fecondato e di consentire l’impianto dell’embrione.
L’assunzione di questi farmaci comporta dei notevoli miglioramenti fin da subito, tuttavia devono essere assunti solo dietro prescrizione e sotto controllo del proprio medico di fiducia a causa degli effetti collaterali, anche gravi, che possono avere.
Gli effetti collaterali del progesterone sono vari. Quelli più comunemente riscontrati sono:
In alcuni casi possono manifestarsi anche altri disturbi come:
Il progesterone va somministrato con cautela nei pazienti soggetti a rischio di tromboembolismo o che soffrono di epilessia, asma, insufficienza cardiaca o renale, ipertensione ed emicrania. Si raccomanda cautela anche per i pazienti che svolgono attività pericolose o che richiedono attenzione e coordinamento, poiché tra i vari effetti collaterali troviamo la sonnolenza.
L’uso di progesterone in gravidanza è consigliato solo durante il primo trimestre, mentre, dopo il parto, l’allattamento al seno è sconsigliato a tutte le pazienti che seguono una terapia a base di progesterone, in quanto questo ormone è secreto nel latte materno.
La somministrazione topica del progesterone può ridurre notevolmente la comparsa di effetti collaterali.
I livelli di progesterone prodotti dall’organismo possono essere regolarizzati attraverso l’assunzione di farmaci progestinici, oppure ricorrendo ai rimedi naturali. Quelli che si rivelano più utili in caso di squilibri di questo ormone sono Igname Selvatico, Dong Quai e Wild Yam.
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