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Problemi di linguaggio nei bambini: come risolverli col gioco

I problemi di linguaggio nei bambini sono più frequenti tra i 2 ed i 6 anni. Ecco come affrontarli con il gioco, e quando andare dal logopedista.

Nonostante qualche mosca bianca, la maggior parte degli esperti della materia dicono che i problemi di linguaggio nei bambini si risolvono con attività ludiche, ecco come risolverli con il gioco. Molti sono bambini che hanno problemi di linguaggio, alcuni risolvibili in pochissimo tempo ed altri con diversi mesi di incontri con il logopedista.

Sono infatti proprio i logopedisti italiani che utilizzano il gioco per risolvere ritardi o disturbi del linguaggio come dislessia, disgrafia e simili, problemi che riguardano il 10% dei bambini in età prescolare ed il 5-6% dei bambini in età scolare. Oltre alla terapia del gioco, tra le linee indicate dai logopedisti per risolvere i problemi di linguaggio nei bambini, c’è l’intervento precoce, per ridurre entro breve termine tali problemi e ridurre così l’accumulo di problemi, che potrebbero poi causarne altri, ben più seri, a livello emotivo e psicologico.

Problemi del linguaggio: quando preoccuparsi

Se fino ai 12 mesi di età la maggior parte dei genitori non si preoccupa più di tanto del linguaggio, ma è più presa con preoccupazioni tipo, mangia, non mangia, cammina, cresce bene e via andare, dopo il compimento dell’anno, il linguaggio deve iniziare ad essere sotto stretto controllo. E’ questa infatti l’età in cui i bimbi solitamente iniziano a dire le prime paroline. Ovviamente sono paroline di non sempre facile comprensione, poiché a volte la loro articolazione non è perfetta ed i tempi variano da bambino a bambino.

Anche se non esiste una causa comune che spieghi come mai alcuni bambini iniziano prima, altri dopo ed altri ancora hanno problemi di linguaggio, gli studiosi attribuiscono agli stimoli ambientali un ruolo molto importante nello sviluppo del linguaggio. In seguito a recenti studi, si è visto come i bambini in età da sviluppo del linguaggio, sono esposti solo al 15% delle conversazioni che si tengono il casa, mentre le restanti parti sono linguaggi tra adulti ed eventuali fratelli o amici. Far si che il bambino sia parte di un linguaggio vuol dire contribuire al suo apprendimento ed al suo sviluppo. Quindi in conclusione è bene che i genitori fin da subito, dedichino del tempo ai loro bambini, a parlare o leggere.

La soglia di preoccupazione dei logopedisti, considerando le tempistiche di ciascun bambino è solitamente fissata attorno ai 18 mesi, questo perché diversi bambini iniziano a parlare dopo questa età e nell’80% dei casi, recuperano il tempo senza alcuna difficoltà. Controllare comunque sempre che il bambino ci senta bene, perché spesso uno sviluppo del linguaggio è legato ad una condizione di ipoacusia, un indebolimento dell’udito dovuto a diverse cause.

Tipologie di problemi nel linguaggio

I disturbi specifici del linguaggio, identificati con la sigla DSL si riferiscono alla comprensione e produzione di parole o frasi e sono diversi. Scopriamo quali sono le tipologie più conosciute di problemi di linguaggio e tranquillizziamo subito dicendo che sono condizioni frequenti, soprattutto in età prescolare, e che sono disturbi transitori. I problemi di linguaggio si dividono in primari e secondari.

I disturbi primari del linguaggio, sono i disturbi riscontrati nel bambino sano e con un normale sviluppo psicomotorio, ma con alcune alterazioni alla sfera linguistica, quindi in poche parole rientrano in questo gruppo i bambini che parlano poco, parlano male o non riescono a dire bene alcune parole. I disturbi secondari del linguaggio, sono invece disturbi dovuti ad altre condizioni come ad esempio, sindromi genetiche particolari, sordità o traumi e normalmente sono condizioni che si conoscono fin dal momento della nascita.

Quando andare del logopedista

Il logopedista è un vero e proprio medico, specializzato nella cura dei disturbi del linguaggio ed è una figura che solo in questo ultimo decennio ha iniziato a fare la sua comparsa. Prima di tutto è bene che i genitori sappiano che portare il proprio figlio da logopedista non vuol dire che il bambino abbia problemi di ritardo gravi ed irrisolvibili, ma vuol dire portare il proprio bambino da uno specialista che aiuterà il bambino a dire meglio quelle paroline che proprio fanno fatica ad essere dette bene e consiglierà al genitore quali strategie adottare anche a casa per risolvere piccoli problemi di linguaggio.

Detto questo, in generale i logopedisti consigliano di rivolgersi a loro per una prima valutazione nei casi in cui:

  • Il bambino a 2 anni ancora non parla;
  • Il bambino non capisce neanche le parole più semplici;
  • Il bambino non si esprime bene dopo i 3 anni;
  • Il bambino non pronuncia bene alcune lettere o scambia le lettere all’interno delle parole;
  • Il bambino balbetta;
  • Il bambino non si concentra;
  • Il bambino non ha una buona coordinazione motoria;
  • Il bambino ha difficoltà a scrivere e leggere
  • Il bambino non sta fermo un attimo;
  • Il bambino ha un vocabolario ristretto.

Se il bambino presenta una di queste anomalie è bene parlarne quanto prima con il proprio pediatra, che valuterà la situazione ed eventualmente farà il nome di un logopedista di fiducia al quale rivolgersi per un consulto. A volte muoversi in maniera tempestiva vuol dire evitare che il bambino accumuli problemi su problemi nel proprio linguaggio, con conseguenti infinite terapie dagli specialisti.

Come risolvere i problemi del linguaggio

I problemi di linguaggio del bambino devono essere risolti da uno specialista e quindi dal logopedista. Il logopedista, dopo una attenta valutazione, informerà subito ai genitori se è il caso di iniziare o meno una terapia. Se il logopedista reputa che è il caso di iniziare un percorso logopedico, definirà come organizzare e come procedere. La terapia dal logopedista e ve ne accorgerete di persona, perché in alcuni casi sarete in stanza assieme al bambino, consiste in un serie di giochi logopedici, divertenti e curiosi, che hanno lo scopo di attirare l’attenzione del bambino e fare in modo che collabori.

I giochi sono diversi, alcuni tratti direttamente dai libri altri inventati dallo stesso logopedista. Non esiste in realtà un percorso logopedico unico per tutti, ogni specialista ha i propri metodi. I bambini faranno ad esempio i Giochi con le tessere, tipo memory, trova le differenze o le coppie, tutti giochi che servono a stimolare memoria, attenzione e linguaggio. Oppure la terapia viene eseguita con l’aiuto di Libri illustrati, con la lettura i bambini oltre ad imparare parole nuove, imparano anche la costruzione giusta delle frasi e stimolano creatività ed attenzione. Questi sono solo alcuni dei tanti giochi o attività che il logopedista utilizzata durante il percorso logopedico per aiutare il bambino a risolvere i suoi problemi di linguaggio.

Considerare poi che dopo l’incontro in studio, il percorso continua anche a casa, ecco perché alcuni logopedisti richiedono la presenza dei genitore in stanza. In questo modo il genitore vede il gioco ed è in grado di farlo ripetere a casa al bambino.

Giochi per il linguaggio, quali sono

Ecco quali sono alcuni giochi per il linguaggio che normalmente il logopedista fa assieme al bambino. Tuttavia, ribadiamo che i disturbi di linguaggio dei bambini non devono essere curati con terapie “fai da te”, a meno che non ci siano in casa logopedisti. E’ quindi sempre consigliato affidarsi ad un logopedista e seguire le sue precise indicazioni, altrimenti si rischia di creare ancora più problemi al bambino.

Giochi con le tessere

Servono per stimolare memoria, attenzione e linguaggio del bambino.

1. Happy People 60511 – Memo con tessere in legno e disegni colorati, 32 pz, 20 cm

32 tessere da gioco memory, in legno e disegni colorati, per aiutare il bambino ad imparare parole nuove in maniera divertente.

2. Dida – Memory animali della Fattoria. Il memo un gioco di memoria con tessere e scatola di legno

Tante tesserine da accoppiare scoprendo dove si trovano quelle uguali. Questo è il memory della fattoria e i bimbi potranno divertirsi imparando il nome di tanti animali utili all’uomo.

3. LKB-S12 CreativaMente, Libro Gioco, BLUK Giochi di Concentrazione, Gioca con la Logica, dai 3 ai 5 anni

Dai 3 ai 5 anni, bambino LÜK è un sistema di gioco indicato per bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, studiato per allenare il senso dell’osservazione del bambino, affinarne l’accuratezza e la precisione, abituandolo a confrontare oggetti e immagini, forme e colori, e a metterli in relazione tra loro.

Giochi di costruzioni

Costruzioni e puzzle sono giochi molto completi e stimolano tutta la sfera cognitiva del bambino.

1. Puzzle Magnetico Legno Lavagna Magnetica Bambini Infinitoo Puzzle Numeri 100

100 tessere magnetiche per stimolare la sfera cognitiva del bambino attraverso la costruzione di animali, alberi ed altri elementi. I puzzle sono in legno e gli angoli non sono taglienti.

2. Clementoni 14741 – Giocattoli Prima Infanzia, Secchiello Clemmy, 20 Pezzi

Un ottimo secchiello con tanti mattoncini morbidi e colorati a marchio Clementoni. Costruzioni in plastica, profumate, facilmente impilabili, in materiale atossico e interamente lavabili per dare libero sfogo alla fantasia, adatte ai bambini molto piccoli.

3. ACOOLTOY Legno Geometriche Blocchi dei Treni Costruzione Stacking Kit

ACOOLTOY è uno dei leader di mercato nella realizzazione di giochi per bambini. ACOOLTOY pone attenzione allo sviluppo educativo ed intellettuale del bambino, offrendo al tempo stesso divertimento, creatività ed immaginazione.

Libri illustrati

Con la lettura i bambini imparano nuove parole e la giusta costruzione delle frasi. I racconti stimolano inoltre creatività ed attenzione.

1. Inventario illustrato degli animali

L’autrice riproduce gli elementi della natura con una precisione davvero incredibile. Per dare al giovane lettore un’idea dell’habitat in cui vivono le varie specie rappresentate, 100 animali suddivisi per aree geografiche.

2. Un leone in biblioteca

La signora Brontolini, capo-bibliotecaria, è molto severa sulla questione delle regole. In biblioteca non è permesso correre e non si può alzare la voce. Ma quando un giorno compare un leone, nessuno è più sicuro di quel che si deve fare…

3. Streghette Combinaguai: libro illustrato per bambini

Quattro piccole streghe pasticcione stanno per mettersi nei guai! Hanno poca voglia di studiare e molta di combinare disastri. È il momento di scoprire cosa succede alla scuola di stregoneria!

Concludendo, in caso di disturbi evidenti di linguaggio del bambino o anche solo per una maggiore serenità, è vivamente consigliato rivolgersi al proprio pediatra o ad un logopedista di fiducia, che non esisterà a fare una analisi del linguaggio del bambino, indicando la strada migliore da percorrere insieme.

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