Argomenti trattati
Dopo aver scelto con cura la babysitter ideale, arriva il momento di iniziare la collaborazione. Sarà un giorno di non poche ansie, sia per il genitore (che vede tradotto in realtà l’affidare il proprio figlio ad una persona esterna) sia per la babysitter che si vedrà mettere alla prova, soprattutto nel primo periodo.
Come iniziare con il piede giusto
Il segreto per un felice primo giorno con la babysitter? Gradualità. L’ideale per tutti (genitore, babysitter e bambino) è che si trovi il modo perché la babysitter passi qualche ora insieme al bambino prima del servizio ad orario completo. La mamma può ritagliarsi una o due ore per sé, con una bella doccia, una telefonata con le amiche, magari una dormitina dopo pranzo, mentre la babysitter e il piccolo imparano a conoscersi in una stanza adiancete. La volta successiva, invece, il genitore potrebbe uscire di casa, giorno dopo giorno in tempi sempre più lunghi, fino ad affidarlo alla babysitter per l’intera mattinata o l’intero pomeriggio. Questa fase progressiva è importante anche per il bambino che, prima di abituarsi ad un nuovo volto, ha proprio bisogno di un po’ di gradualità. Allo stesso tempo per i genitori è il modo migliore per testare sul campo la babysitter. Trovare una babysitter non è semplice, trovarla che sia perfetta per le proprie esigenze è ancora più arduo!
Dare le giuste informazioni
Un consiglio importante è però che i genitori preparino la babysitter al nuovo incarico. Certo tutto cambia in base all’età del bambino ma in generale è bene dare quante più informazioni sul carattere del bimbo, la sua routine, le sue abilità. Cosa gli piace fare? (cantare, ballare, disegnare). Qual è la sua materia preferita? E il suo gioco o giocattolo preferito? Ha particolari paure? C’è qualcosa che gli dà fastidio? Ad alcuni bambini non piace essere baciati… Se il bambino è piccolo quali sono le sue parole importanti? Ad esempio se piange e dice “raa” è importante sapere che vuole la sua rana di peluche. In questo modo si riuscirà subito a rispondere alle sue richieste.
Le regole della casa
Altro aspetto da condividere perché tutti siano soddisfatti sono le regole della casa: il bambino può guardare i cartoni? Quali? Anche la nanna potrebbe avere delle regole precise, così come la pappa. Quali sono i vestiti che deve indossare il bambino quando esce per andare al parco? Inutile lamentarsi con la babysitter dopo, se non si è stati chiari su quali siano le abitudini e i desideri della famiglia.
Prendere confidenza con lo spazio e con le cose
Dato che la cosa più importante del primo giorno da babysitter è impostare bene la relazione con il bambino, sono i genitori stessi a dover aiutare in tal senso. Una mamma deve insegnarle ad aprire il passeggino o a togliere l’allarme per entrare in casa. Anche indicare quale sia il percorso per accompagnare il bambino a scuola e riaccompagnarlo a casa, o per andare al parco, o per portarlo in piscina, sono tutte informazioni che saranno utili alla babysitter. Sarà lei stessa a sentirsi più sicura e, quindi, a trasmettere la sua sicurezza al bambino, che si sentirà in buone mani. Pensiamo a quanto sia complicato, per chi non l’ha mai usato, il fissaggio dell’ovetto in auto! Ma ci sono anche indicazioni di base da sapere e che quindi i genitori dovranno trasmettere alla babysitter: se la luce salta dove trovare la torcia? In caso di un piccolo incidente, la babysitter deve sapere dove siano i cerotti, il termometro e il disinfettante. Ancora: prima che sia la tata stessa a scoprirli, il genitore dovrebbe illustrare se ci sono angoli della casa potenzialmente pericolosi (sgabuzzino, garage, balcone, piscina). E se c’è un animale, quale è il rapporto tra il piccolo e il cane o il gatto?
Accordo economico con la babysitter
Da non dimenticare di accordarsi con la babysitter per quanto riguarda il suo compenso. Questo dovrebbe essere concordato fin dal colloquio, magari in maniera indicativa, per poi definire la cosa prima dell’inizio della collaborazione. Una situazione poco piacevole è far si che la babysitter lavori senza sapere quanto venga pagata e nemmeno quando. Sarà a fine mese o alla fine di ogni settimana? Da ricordarsi che anche le giornate di prova andate a buon fine e quelle che fanno parte della gradualità di cui si parlava all’inizio dovrebbero essere compensate, proporzionalmente.