Il prepuzio consiste in una precisa parte dell’organo genitale maschile. Si tratta di quella piega cutanea, dalla consistenza liscia e floscia che, nei mammiferi, ricopre una parte più o meno estesa del pene. Nel caso degli esseri umani, essa si limita a rivestire il glande, ovvero la punta del pene. Alla nascita, la piega in questione appare completamente attaccata al glande. Solo nella fase successiva, quella della pubertà, essa inizierà a staccarsi e a ritrarsi. Il prepuzio non è una componente semplicemente ‘decorativa’; al contrario, svolge funzioni ben precise. Innanzitutto, se stimolato, esso rilascia feromoni e lubrificanti.
Svolge inoltre una funzione di protezione: protegge contro traumi e colpi, germi e batteri e protegge soprattutto i nervi del glande. Altre funzioni centrali sono quelle di amplificare il piacere sessuale dell’uomo durante i rapporti, di renderli indolori e di consentire alla pelle di abbassarsi in modo da scoprire il glande durante la masturbazione e i rapporti sessuali.
Prepuzio circoncisione
Esiste una pratica, nonché operazione chirurgica, utile a eliminare il prepuzio: stiamo parlando della circoncisione. Essa viene praticata soprattutto per motivi religiosi, da molte comunità ebree (come indicato nel testo sacro corrispondente, la Bibbia o Antico Testamento) e islamiche. I cristiani non rispettano questo obbligo poiché, nel Nuovo Testamento o Vangelo, Gesù ha chiaramente annullato l’obbligo per i maschi di essere circoncisi, lasciando questa decisione al libero arbitrio, senza che comportasse alcune differenza nel rapporto con Dio e con la fede. La circoncisione per motivi religiosi avviene sempre in età infantile, in alcuni casi poco dopo la nascita e in altri comunque da bambini. Se la si pratica in età adulta, i motivi sono generalmente di conversione a una nuova religione oppure di salute.
L’operazione, ovvero la rimozione chirurgica del prepuzio, viene definita escissione, oppure proprio circoncisione. Essa dura un’oretta circa e, al fine di risparmiare dolore al paziente, viene iniettata una anestesia topica o locale. Si può optare invece per l’anestesia generale in alcune circostanze specifiche, in particolare quando il paziente si trova già in età adulta. In ogni caso, un qualche tipo di anestesia viene sempre somministrata per evitare il dolore. L’operazione dura in media un’ora.
Ma come avviene l’intervento chirurgico in questione, volto alla circoncisione del pene? In primo luogo, il prepuzio viene aperto e ispezionato per poi essere, in un successivo momento, separato dal glande. Lo strumento chirurgico utilizzato viene quindi posizionato in modo da riuscire a rimuover il prepuzio in maniera agevole. La conclusione dell’operazione consiste in una sutura mucosocutanea. All’interno della popolazione mondiale maschile, circa un terzo risulta circonciso. Come accennato, si tratta di una pratica molto diffusa all’interno delle comunità ebraiche e musulmane e inoltre viene ampiamente effettuata anche negli Stati Uniti e in certi luoghi dell’Asia Sud-orientale e dell’Africa.
Vantaggi e svantaggi
Come è facile intuire, la circoncisione, come la maggior parte delle operazioni, comporta alcuni benefici, insieme a certi svantaggi. A meno che essa non si renda indispensabile (ad esempio nel caso di patologie), essi deve essere tutti attentamente considerati e bilanciati per prendere una decisione ponderata e consapevole. I vantaggi si configurano principalmente in termini di igiene. I fautori della circoncisione, infatti, sostengono che un pene privo di prepuzio correrebbe meno rischi di contrarre infezioni da batteri o da virus. Germi e batteri infatti, come è risaputo, sguazzano e proliferano maggiormente in ambienti umidi e stagnanti.
Lo stesso discorso vale per lo smegma. Si tratta del liquido pre-eiaculatorio che viene messo dal pene e che può depositarsi nel prepuzio, con conseguenze sgradevoli in termini sia di igiene che di odore. Infine, sebbene ancora non esistano prove certe in merito, alcuni ricercatori hanno sostenuto che il pene circonciso sarebbe sottoposto a un minor rischio di contrazione dell’HIV. Per quanto riguarda invece la sfera sessuale, il bilanciamento è controverso. Ciò che sappiamo con certezza è che, in seguito alla circoncisione, si riduce la sensibilità del pene. L’organismo, infatti, reagisce al trauma dell’asportazione del prepuzio aumentando esponenzialmente la produzione di cheratina.
Quest’ultima consiste in una proteina particolarmente resistente di cui il glande si ricopre come forma di protezione, per sopperire alla mancanza del prepuzio. La ridotta sensibilità comporta a sua volta dei pro e dei contro. Il vantaggio principale risiede nel fatto che, a parità di altre variabili, un pene circonciso potrebbe offrire una prestazione di maggiore durata, proprio perché ha bisogno di essere maggiormente stimolato per raggiungere l’orgasmo. Tuttavia, esiste un prezzo da pagare che non tutti saranno disposti ad affrontare. L’altra faccia della medaglia, infatti, consiste nella riduzione del piacere sessuale dovuta alla minore sensibilità dei genitali.