Il brodo vegetale è un alimento sano che può essere cucinato senza difficoltà in casa propria. Va bene per tutte le età e anche per lo svezzamento.
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Il brodo vegetale è un alimento sano e leggero. Inoltre, è indicato per tutte le età ed è uno dei primi cibi da introdurre nella dieta dei neonati che si trovano in fase di svezzamento. Prepararlo a casa propria non è difficile: basta seguire queste semplici istruzioni per ottenere un piatto che sia allo stesso tempo salutare e gustoso. Tuttavia, nella maggior parte dei casi tale brodo non viene servito come un piatto completo. Al contrario, esso costituisce la base di molte altre ricette.
Il brodo vegetale è liquido e, come tale, si trova a metà strada tra un alimento e una bevanda. Il suo sapore è alquanto delicato, così come l’aroma di verdure bollite che emana. Le quantità di nutrienti contenute non sono particolarmente elevate e, soprattutto se fatto in casa, il brodo sarà esclusivamente a base di acqua e ortaggi.
Come abbiamo appena accennato, tutto ciò di cui avrete bisogno per realizzare il brodo vegetale saranno alcune verdure. Ovviamente non è necessario che inseriate tutte quelle che elencheremo di seguito. il nostro scopo è proporvene un numero più elevato possibile per spiegare come trattare ognuna di esse. Ogni vegetale, infatti, deve essere lavorato diversamente dall’altro in termini di pulizia e di taglio. Le carote, ad esempio, devono essere pelate per eliminare la buccia amara e l’estremità da cui parte il ciuffo dovrà essere tagliata. La cipolla (meglio se gialla o bianca) deve essere invece sbucciata e le sue estremità vanno tagliate. Le foglie del sedano (meglio scegliere quello verde) vanno a loro volta rimosse perché amare, così come l’estremità dalla quale partono le radici.
Occorre anche sbucciare le patate ed eliminare da esse ogni traccia di germogli, i quali contengono una molecola nociva per la salute umana. Anche le due estremità della zucchina devono essere rimosse. Viene consigliato di tagliare i pomodori in quattro spicchi. Non è necessario pelarli: la buccia di rimuoverà da sola durante la fase di cottura.
E’ possibile, a questo punto, valutare i diversi condimenti da aggiungere. Uno di questi è il pepe in grani. Se scegliete quello verde, la mossa migliore è quella di schiacciarlo, servendosi di un pestello, e di unirlo agli altri ortaggi all’inizio della la lavorazione. Se, al contrario, si opta per quello nero, esso dovrebbe venire schiacciato e poi aggiunto, con il fuoco spento, a fine cottura. Anche il prezzemolo, di cui si selezionano unicamente le foglie, deve essere aggiunto dopo la cottura. Stessa indicazione vale per l’aglio, da tagliare a metà e sbucciare. Sempre a fuoco spento, aggiungete l’ingrediente segreto: l’alloro. Scegliete un’unica foglia grande e tagliatela in tre parti prima di mescolarla al resto.
Vediamo dunque come strutturare questo procedimento, per ottenere il brodo vegetale fatto in casa. In primo luogo, bisogna lavare e mondare tutti gli ortaggi, ognuno secondo il suo proprio metodo, descritto nel paragrafo precedente. Si consiglia di eseguire subito questa operazione anche per i componenti che andranno aggiunti alla fine. Prendete quindi una marmitta e riempitela d’acqua per i suoi tre quarti. Gettate quindi gli ingredienti nel contenitore prescelto. Questo dovrà quindi essere messo su un fornello, al minimo della fiamma e sovrastato da un coperchio.
Lasciate sobbollire il tutto per circa un’ora: attenzione, sobbollire non è sinonimo di bollire, passaggio che non deve svolgersi. A questo punto spegnete il fuoco e inserite gli ingredienti mancanti, che avevate già preparato prima di mettere le verdure sul fuoco. Lasciate riposare il tutto nella pentola per un tempo che può variare tra il quarto d’ora e i trenta minuti. In questo modo, le caratteristiche degli ortaggi successivamente aggiunti hanno il tempo di trasferirsi nel brodo e permettono di lasciar decantare la sospensione del liquido. A questo punto filtrate il brodo e, eventualmente, aggiungete del sale.
Come abbiamo spiegato per il procedimento, la cottura del brodo vegetale deve avvenire al minimo della fiamma, e la pentola deve essere coperta. Vediamo meglio cosa significano queste indicazioni. Abbiamo anche accennato che il brodo in questione non deve essere portato a ebollizione, bensì sobbollire. Vediamo insieme che cosa significa precisamente questo e quali differenze ci sono con l’ebollizione.
Sobbollire significa scaldare l’acqua fino a che, sulla sua superficie, non appaiono minuscole bollicine. A questo punto, il liquido ha raggiunto la temperatura migliore per brasare o cuocere lentamente. Bollire, invece, assume un significato diverso. In questo caso, infatti, l’alimento cuoce in acqua (o in un altro liquido) portato a ebollizione, quindi a una temperatura di 100°. L’ebollizione rischia però di disperdere vitamine e altri sostanze nutritive. Spesso, per preparare una zuppa e un brodo, l’acqua deve in un primo momento bollire. In seguito, occorre invece lasciarla sobbollire a lungo.