Il mondo del lavoro oggi non offre grandi possibilità di scelta: il posto fisso è un miraggio che gli studenti più volonterosi credono di inseguire cercando di studiare e laureandosi con lode, talvolta spostandosi addirittura all’estero per trovarlo.
Alle volte gli studenti, attratti da lauree nuove, credono di provvedere al proprio futuro addentrandosi in percorsi che pochi fanno e poi, di fatto, per essi non esiste nemmeno il posto di lavoro. O ancora, si va alla ricerca di uno sbocco professionale (qualunque esso sia), ma ci si sente inadeguati rispetto alla preparazione tecnica, all’esperienza richiesta (sempre) e di conseguenza alle esigenze del mondo del lavoro, soprattutto industria e servizi. Infine, per quanti inseguono la carriera di avvocato, architetto, medico il percorso è lungo gli step da affrontare prima di arrivare alla fine è estenuante.
Senza contare che l’attuale condizione economica in cui versa il paese non lascia molte alternative: l’offerta del posto fisso lascia spazio, in senso obbligato, alla temporaneità, all’incertezza, al posto che vacilla sempre più.
I giovani quindi si trovano schierati su due fronti: c’è chi ci crede comunque, inseguendo sogni e speranze e c’è chi non si illude, non si aspetta nulla.
Tuttavia, tutti (o quasi) sono consapevoli della situazione economica, delle difficoltà che il paese attraversa.
È importante fornire ai ragazzi e giovani d’oggi gli strumenti adatti ad affrontare una situazione lavorativa di stallo se non addirittura di decadimento, probabilmente saranno necessari interventi drastici di revisione e ristrutturazione dell’intero sistema economico-lavorativo, ma questo compito spetta anche alle istituzioni (tutte), dalla famiglia, alle scuole, al pubblico, alle autorità di governo.