Possibili effetti collaterali vaccino rosolia

La rosolia è una patologia virale contagiosa, che si trasmette attraverso le goccioline della tosse o degli starnuti. Si presenta con febbre bassa, rigonfiamento doloroso delle linfoghiandole dietro il collo, seguito da eruzione cutanea, generalizzata e di breve durata. In alcuni casi, si possono verificare delle complicazioni: dolori articolari, trombocitopenia ed encefalite (1 ogni 5.000). Gli adulti e gli adolescenti possono avvertire anche artrite temporanea.
In gravidanza, la rosolia può portare allo sviluppo della Sindrome della Rosolia Congenita (CRS), che può danneggiare il bambino. Inoltre, un bambino con Sindrome da Rosolia Congenita può eliminare virus per via urinaria per circa un anno ed essere fonte di infezione per altre donne non immuni.
Il vaccino contro la rosolia è combinato con il vaccino contro il morbillo e la parotite (vaccino MPR). E’ costituito da virus vivi attenuati, ovvero, modificati in modo da renderli innocui, ma capaci di stimolare le difese naturali dell’organismo.
Il vaccino è consigliato ai bambini che hanno compiuto il dodicesimo mese d’età, gli adolescenti e i giovani adulti non immuni e tutte le donne, in età fertile, nelle quali l’immunità verso la rosolia non è certa.
E’ difficile la comparsa di effetti collaterali nei soggetti vaccinati. Tuttavia, nell’eventualità, gli effetti collaterali includono reazioni lievi, come dolore, rossore e gonfiore nel punto dell’iniezione, eruzione cutanea di lieve entità, febbre da bassa a media temperatura, ingrossamento dei linfonodi e gonfiore delle articolazioni.

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